Utility (+0,3%) – Tra le Blue Chips si distingue Hera (+2,7%)

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,3% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al +1,8% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso la seduta di venerdì perlopiù in denaro, con Wall Street poco mossa dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 149 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,85%.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+2,7%) e Snam (+2,2%) sono state le migliori mentre  ERG (-1,3%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Hera è stata confermata tra i leader europei per l’impegno e la trasparenza nel contrasto ai cambiamenti climatici, raggiungendo il livello “A-” nella valutazione stilata da CDP (ex Carbon Disclosure Project).

Italgas ha presentato la nuova identità delle società greche che ora si chiamano «Enaon», la holding, ed «Enaon Eda» la società operativa.

Snam S.p.A. (rating Baa2 per Moody’s, BBB+ per S&P e BBB+ per Fitch) ha concluso con successo l’emissione di bond in dual tranches nell’ambito del Sustainable Finance Framework pubblicato nei giorni scorsi.

Terna e RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, società di analisi e ricerca applicata al settore energetico, hanno siglato un accordo di collaborazione quinquennale per lo sviluppo e l’applicazione di processi e tecnologie nel campo energetico e ambientale, promuovendo, in tale contesto, iniziative di studio e attività di sviluppo e innovazione.

Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +10,0%, Ascopiave a +4,1%, Iren a +3,4%, Acea a +2,5% e Alerion Clean Power invariata.

Il Cda di Industrie De Nora ha esaminato alcuni dei principali dati preliminari al 31 dicembre 2023.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+9,1%) e Edison Rsp (+3,2%) mentre Plc (-2,0%) è risultata la peggiore.

Il Cda di algoWatt ha deliberato di nominare mediante cooptazione Domenico De Marinis quale nuovo consigliere indipendente.

Il Gruppo Edison ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi di vendita pari a 18.436 milioni, in netto calo (-39,2%) da 30.309 milioni del 2022.