Previsto avvio in calo per le principali borse europee in una settimana ricca di appuntamenti con le banche centrali.
Chiusura in denaro ieri a Wall Street con il Nasdaq a +0,8%, lo S&P500 a +0,6% e il Dow Jones a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,7% e Shanghai viaggia a -0,7%. Più indietro Hong Kong (-1,1%).
Domani sarà il turno della Federal Reserve, della Bank of Indonesia e del discorso della presidente della BCE, Christine Lagarde. Giovedì occhi sulla Bank of England.
Nel frattempo, però, focus sulla Banca centrale del Giappone che ha posto fine alla sua politica di tassi di interesse negativi, fissando un nuovo intervallo del costo del denaro compreso tra lo 0% e lo 0,1%, spostandosi da un tasso di interesse a breve termine del -0,1%.
Il tutto dopo aver affermato che il suo obiettivo di inflazione è vicino. Inoltre la Banca del Giappone ha abbandonato il complesso programma di controllo della curva dei rendimenti, impegnandosi a continuare ad acquistare titoli di stato a lungo termine secondo le necessità. Infine, ha terminato gli acquisti di fondi negoziati in borsa.
Tuttavia l’indicazione della banca giapponese secondo cui le condizioni finanziarie rimarranno accomodanti ha mostrato chiaramente come il suo primo aumento dei tassi in 17 anni non sia l’inizio di un ciclo di inasprimento come avvenuto negli Stati Uniti e in Europa. A ciò si aggiunge il fatto che le indicazioni sulla politica futura, dipendenti dai dati, alimentano i dubbi su quando avranno luogo i successivi incrementi del costo del denaro.
In Australia, la Reserve Bank ha mantenuto i tassi ufficiali ai massimi degli ultimi 12 anni.
Dall’agenda macro odierna attesi gli indici ZEW di marzo della Germania e dell’Eurozona.
Tornando a Piazza Affari, S&P Global ha assegnato a Bper Banca rating “Investment Grade” e outlook positivo, mentre Enel ha segnalato che nel 2023 la produzione consolidata di energia elettrica è diminuita del 9% a 207.330 GWh.