Seduta a due velocità per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù debole di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1% e lo 0,5%, tonica invece Hong Kong (+2,3%). In Giappone, Nikkei a -0,1% e il Topix a -0,5%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,6%, lo S&P500 a -0,2% e il Nasdaq +0,1%.
Gli investitori stanno ricalibrando le loro aspettative sull’allentamento monetario da parte della Federal Reserve.
Il presidente Jerome Powell, che parlerà mercoledì, ha dichiarato venerdì che i funzionari sono in attesa di ulteriori prove che i prezzi siano contenuti, aggiungendo che non sarebbe appropriato abbassare i tassi finché i funzionari non saranno sicuri che l’inflazione sia sotto controllo.
In Australia, l’assistente governatore della RBA Christopher Kent, ha affermato che la banca centrale passerà a un nuovo sistema per l’attuazione della politica monetaria poiché l’inasprimento quantitativo passivo porta a un calo delle riserve nel sistema bancario.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 151,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo e vicino ai massimi degli ultimi cinque mesi, con il Brent (+0,6%) a 87,9 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 84,2 dollari, tra i maggiori rischi geopolitici in Medio Oriente e una minore offerta dal Messico.