Mercati – Partenza in denaro per gli Eurolistini con Milano a +0,2%

Partenza in denaro per le principali borse europee dopo la pausa per le festività pasquali e con l’attenzione che resta sulle indicazioni provenienti da banche centrali nonché dai dati macroeconomici.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.829 punti, così come il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), fa meglio il Ftse 100 di Londra (+0,6%), più cauto invece l’Ibex35 di Madrid (+0,05%).

Gli investitori stanno ricalibrando le loro aspettative sull’allentamento monetario da parte della Federal Reserve.

Il presidente Jerome Powell, che parlerà mercoledì, ha dichiarato venerdì che i funzionari sono in attesa di ulteriori prove che i prezzi siano contenuti, aggiungendo che non sarebbe appropriato abbassare i tassi finché i funzionari non saranno sicuri che l’inflazione sia sotto controllo.

In Australia, l’assistente governatore della RBA Christopher Kent, ha affermato che la banca centrale passerà a un nuovo sistema per l’attuazione della politica monetaria poiché l’inasprimento quantitativo passivo porta a un calo delle riserve nel sistema bancario.

Intanto, sul fronte macro attesi in giornata i PMI manifatturieri di marzo di Italia Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito, l’inflazione tedesca di marzo (preliminare) e dagli Stati Uniti gli ordini di fabbrica e gli ordini beni durevoli di febbraio.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 151,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo e vicino ai massimi degli ultimi cinque mesi, con il Brent (+0,8%) a 88,1 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 84,4 dollari, tra i maggiori rischi geopolitici in Medio Oriente e una minore offerta dal Messico.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Saipem (+3,4%) ed Eni (+2,7%), seguite da Tenaris (+1,5%) e STM (+1,1%), mentre si posizionano in fondo Cucinelli (-1,7%), Diasorin (-1,6%) e Amplifon (-1,3%).