Mercati asiatici – Seduta di rimbalzi, chiuse Cina, Hong Kong e Taiwan

Seduta perlopiù di rimbalzi per le principali borse asiatiche, orfane di Cina, Hong Kong e Taiwan, dopo la chiusura poco mossa di ieri a Wall Street.

In Giappone, il Nikkei guadagna lo 0,9% e il Topix l’1%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,2%, lo S&P500 a +0,1% e il Dow Jones a -0,1%.

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha confermato, in un forum dell’Università di Stanford, un atteggiamento cauto sulle giuste tempistiche per l’inizio dei taglio dei tassi, affermando che “azzeccare il momento giusto è molto impegnativo, non è affatto facile”.

Secondo Powell, infatti, il rischio di allentare la poltica monetaria troppo presto o eccessivamente potrebbe provocare un’inversione dei progressi che la Fed ha visto sull’inflazione e, in ultima istanza, richiedere anche maggiore restrizione monetaria per riportare l’inflazione al 2%.

Al tempo stesso “attenuare la linea troppo tardi o troppo poco potrebbe provocare indebolimenti non dovuti a attività economica e inflazione”. “Un’attività economica più forte del previsto non ha cambiato sostanzialmente le aspettative della Federal Reserve secondo cui il calo dell’inflazione consentirà tagli dei tassi di interesse quest’anno”, ha spiegato Powell.

Sempre in tema di politica monetaria, l‘ex membro del consiglio della Banca del Giappone Makoto Sakurai ha affermato che l’istituto nipponico aspetterà probabilmente fino a ottobre prima di valutare un altro aumento dei tassi di interesse.

Gli investitori stanno intanto ancora valutando l’impatto del recente terremoto che ha colpito Taiwan, in più devastante degli ultimi 25 anni, e che ha provocato almeno nove vittime nonché interrotto la produzione di semiconduttori.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 151,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 89,5 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 85,6 dollari.