Gli eurolistini chiudono in ribasso, mentre Wall Street procede tonica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.010 punti (-1,3%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%), il Dax di Francoforte (-1,2%), il CAC 40 di Parigi (-1,1%) e il Ftse di Londra (-0,8%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,3%, lo S&P l’1,1%, il Dow Jones lo 0,8%.
Focus principale sul Job Report Usa di marzo, che ha evidenziato la creazione di 303mila posti di lavoro (escluso il settore agricolo) negli Stati Uniti, ben al di sopra delle attese (214mila) e in accelerazione rispetto al mese precedente (270mila).
Il tasso di disoccupazione in America ha invece rispettato le attese, attestandosi al 3,8%, in miglioramento rispetto al 3,9% registrato a febbraio.
Tali dati confermano ancora una volta lo stato di salute del mercato del lavoro americano e potrebbero portare la Fed a rivalutare l’entità dei tagli ai tassi previsti per quest’anno.
Nel Vecchio Continente, l’agenda macro odierna ha evidenziato che le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono scese a febbraio dello 0,5% su base mensile, in peggioramento oltre le attese (-0,4%) dopo la variazione nulla di gennaio. Su base annua, le vendite al dettaglio hanno segnato un calo dello 0,7%, rispetto al -0,9% di gennaio e al -0,8% del consensus.
In Francia, a febbraio la produzione industriale è aumentata dello 0,2% su base mensile, meno delle attese (+0,4%) ma in controtendenza rispetto al -0,9% di gennaio. Su base annua, il dato ha segnato un calo dello 0,8%, rispetto al -0,1% del consensus e al +0,9% del mese precedente.
In Germania, gli ordini di fabbrica hanno registrato a febbraio una crescita su base mensile dello 0,2%, rispetto al +0,7% delle attese e al -11,4% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,084, il dollaro/yen a 151,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,0%) a 91,6 dollari e il Wti (+0,9%) a 87,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, guida Eni (+1,0%), seguita da Leonardo (+0,8%), Iveco Group (+0,2%), Ferrari (+0,1%), mentre arretrano in particolare Snam (-4,0%), Italgas (-3,7%), Banca Monte Paschi Siena (-3,1%), Terna (-2,6%).