Gli eurolistini chiudono in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.874 punti (-1,9%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%), il CAC 40 di Parigi (-1,3%), il Ftse di Londra (-1,0%), il Dax di Francoforte (-0,7%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,1%, il Dow Jones cede lo 0,6% e lo S&P 500 lo 0,3%.
Prevale un clima di cautela e aumenta la domanda di asset rifugio da parte degli investitori tra le incertezze politiche in Europa dopo che Emmanuel Macron ha comunicato che non si dimetterà, nemmeno in caso di sconfitta del suo partito Renaissance alle legislative anticipate che si svolgeranno tra il 30 giugno e 7 luglio. Elezioni convocate dallo stesso presidente francese in scia alla pesante sconfitta alle elezioni Europee a favore dell’estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Anzi, Macron scende “in campo per vincere”.
In tema di politica monetaria, in attesa della lettura dell’inflazione Usa, che dovrebbe mostrare come i prezzi si stiano raffreddando seppur ancora superiori al target, prevale l’aspettativa che domani la Fed manterrà invariato il costo del denaro ai massimi degli ultimi vent’anni, anche se restano i dubbi sulle proiezioni trimestrali relative ai tassi.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,073, il dollaro/yen sale a 157,3. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 82,2 dollari e il Wti (+0,5%) a 78,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 141 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,01%.
Tornando a Piazza Affari, guida Cucinelli (+0,9%), seguita da Amplifon (+0,6%). Chiudono sotto la pari in particolare Banca Monte Paschi Siena (-4,9%), Leonardo (-4,5%), Banco Bpm (-4,4%), Saipem (-4,1%).