Wall Street si avvia lentamente con gli indici che iniziano la seduta in territorio negativo. L’andamento di fondo del mercato domestico rimane tuttavia talmente “bullish” che i listini lentamente recuperano e i due che hanno un maggior peso della tecnologia al loro interno mettono a segno l’ennesimo massimo storico.
Il bilancio finale vede lo S&P500 in rialzo dello 0,3%, al ventisettesimo record da inizio anno e il Nasdaq dello 0,9%, mentre zoppicano sia il Dow Jones (-0,3%) che soprattutto il Russell 2000 il quale cede quasi mezzo punto percentuale. Lo S&P500 porta a 320 sedute la striscia di sedute consecutive senza cali di oltre il due per cento, la più elevata (351) dal biennio 2016-2018.
Apple rompe la soglia dei $200 dollari per la prima volta nella sua storia e punta a sorpassare Microsoft (+1%) come azienda più capitalizzata al mondo.
Indice VIX (+1%) ancora in rialzo a quota 12,85 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a scendere in attesa del dato sull’inflazione del mese di maggio, in uscita oggi. Il Tbond cede sette punti base scivolando al 4,39%.
Tra le materie prime, il petrolio chiude invariato ancora sopra i 78 dollari al barile. Timido rimbalzo anche del rame (+1%).
Metalli preziosi ancora sull’altalena con l’oro che chiude invariato e l’argento che cede un punto e mezzo percentuale.
Sul mercato valutario il dollaro continua la sua fase di rafforzamento nei confronti della moneta unica fino a 1,074 mentre chiude stabile a 157,3 rispetto allo yen giapponese.