Seduta mista per le principali borse asiatiche in scia alla chiusura cauta di ieri a Wall Street.
Shanghai cede lo 0,1% e Shenzhen guadagna lo 0,2%, giù Hong Kong a -0,6%, mentre avanza il Giappone con Nikkei +0,4% e Topix +0,6%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,3%, lo S&P500 a +0,2%, in flessione il Dow Jones (-0,2%).
La Banca del Giappone ha mantenuto il suo tasso di riferimento in un range tra lo 0% e lo 0,1%, e ha detto che specificherà un piano per gli acquisti di obbligazioni nella riunione di luglio, rinviando le riduzioni degli acquisti almeno fino ad allora.
Le azioni della Cina continentale hanno prolungato il calo per la quarta settimana, con crescenti richieste alla banca centrale nazionale di allentare la politica per rafforzare il sentiment e sostenere un’economia stagnante.
Intanto, resta l’attenzione sulla Federal Reserve che ha mantenuto i tassi d’interesse invariati, in linea con le previsioni: il Federal Funds Rate rimane dunque fermo al livello attuale, nell’intervallo 5,25-5,50%. A deludere le attese, tuttavia, è stato l’aggiornamento del dot-plot da parte della Fed, che ora prevede un solo taglio ai tassi nel 2024, rispetto ai tre indicati nel precedente dot-plot di marzo e ai due che scontavano i mercati.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,072 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 157,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,5%) a 82,3 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 78,1 dollari.