Prevista partenza in frazionale rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulla politica monetaria e i dati macroeconomici.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq a +0,3%, lo S&P500 a +0,2% e il Dow Jones a -0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,4%, Shanghai viaggia a +0,1% mentre Hong Kong cede lo 0,7%.
La Banca del Giappone ha mantenuto, come atteso, il suo tasso di riferimento in un range tra lo 0% e lo 0,1%, spiegando che fornirà, nella riunione di luglio, i dettagli relativi a un piano per gli acquisti di obbligazioni, rinviando le riduzioni degli acquisti stessi almeno fino ad allora.
Gli investitori stanno intanto ancora valutando quanto emerso mercoledì dalla riunione della Federal Reserve, che ora prevede un solo taglio ai tassi nel 2024, rispetto ai tre indicati nel dot-plot di marzo e ai due che scontavano i mercati, e le parole del membro del Consiglio direttivo della BCE, Joachim Nagel, secondo il quale la crescita dei prezzi al consumo nell’Eurozona si sta dimostrando ostinata.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche dopo che le autorità cinesi pur reagendo, in via ufficiale, in maniera blanda, ai dazi di Bruxelles, hanno stilato una lista dei prodotti europei sui quali prepara le ritorsioni. Fra i prodotti indicati per le possibili misure, Pechino ha inserito vini, formaggi, altri latticini e auto.
Dall’agenda odierna, focus su prezzi al consumo finali francesi di maggio, bilancia commerciale italiana e dell’Eurozona di aprile, Sentiment Università del Michigan preliminare di giugno.