Prevista partenza in rialzo per le principali borse europee, dopo una chiusura di settimana a tinte rosse, con l’attenzione degli operatori alle vicende politiche in Francia e alle decisioni politiche delle principali banche centrali.
Chiusura venerdì poco mossa a Wall Street con il Dow Jones a -0,1%, lo S&P500 flat e il Nasdaq a +0,1%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -2%, Shanghai viaggia a -0,6% mentre Hong Kong cede lo 0,1%.
In Europa, ancora occhi puntati sulla politica francese. Una coalizione di partiti di sinistra francesi ha presentato un manifesto per smontare la maggior parte dei sette anni di riforme economiche di Macron e mettere il paese in rotta di collisione con l’UE sulla politica fiscale. La leader di estrema destra Marine Le Pen ha dichiarato che non cercherà di cacciare il presidente Emmanuel Macron se vincerà le elezioni parlamentari anticipate in Francia.
Venendo alle banche centrali, dopo che la Federal Reserve ha ridimensionato le proiezioni per l’allentamento monetario statunitense quest’anno, i politici dal Regno Unito all’Australia probabilmente segnaleranno questa settimana che non sono ancora abbastanza convinti della disinflazione per iniziare a ridurre i costi di indebitamento.
Anche i policy maker dei mercati emergenti, tra cui Indonesia e Brasile, probabilmente respingeranno le aspettative di taglio dei tassi
Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis Neel Kashkari nel fine settimana ha affermato che la banca centrale può prendersi il suo tempo e osservare i dati in arrivo prima di iniziare a tagliare i tassi di interesse, facendo eco al sentiment del presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, che vede ancora i rischi di inflazione inclinati al rialzo.
Questa settimana, i trader monitoreranno anche i dati sull’inflazione in Europa e nel Regno Unito. Nel frattempo, è previsto che parlino un gruppo di funzionari della Fed, tra cui il presidente della Fed di Dallas Lorie Logan, il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee e il governatore della Fed Adriana Kugler.
In Asia, intanto, la Banca centrale cinese ha intanto lasciato invariato il tasso di interesse a un anno al 2,5% mentre alcuni dati economici chiave sono risultati contrastanti. Mentre la spesa al dettaglio di maggio ha superato le stime, l’espansione industriale ha rallentato nello stesso mese, segno che i profondi squilibri nella ripresa economica potrebbero attenuarsi almeno parzialmente.