Partenza in sordina per gli indici domestici con il Russell 2000 che cede fino a mezzo punto percentuale scivolando momentaneamente al di sotto della soglia dei 2.000 punti e progressiva ripresa nella seconda parte della seduta con i nuovi massimi storici sia per il Nasdaq (+1,0%) che per lo S&P500 (+0,8%). Positivi anche il Dow Jones che avanza di mezzo punto percentuale ed anche l’indice delle small caps (+0,8%).
Si alternano i tre titoli principali, a più elevata capitalizzazione, nel trascinare i listini ai nuovi record. Ieri è stata la volta di Apple (+2%) e Microsoft (+1,3%). Brillanti anche Broadcom (+5,5%) e Super Micro Computer (+5,3%).
Indice VIX in rialzo di un punto percentuale a quota 12,75 punti.
Sul mercato obbligazionario riparte la risalita dei rendimenti con il Tbond che avanza di sei punti base chiudendo al 4,28%.
Tra le materie prime, il petrolio avanza di oltre il tre percento terminando poco al di sotto degli 80 dollari al barile. Rame invariato dopo aver recuperato un gap iniziale di oltre l’uno per cento.
Metalli preziosi ancori incerti che faticano a riprendere la strada del rialzo. L’oro cede quasi un punto percentuale mentre l’argento termina invariato, annullando una precedente discesa del due per cento. Platino in risalita di un punto percentuale.
Giornata molto negativa invece per le materie prime agricole con il frumento che lascia sul terreno il tre e mezzo per cento, mais e soia oltre l’uno e mezzo e lo zucchero il due.
Sul mercato valutario il dollaro scivola lievemente nei confronti della moneta unica chiudendo a 1,073, mentre termina invariato rispetto allo yen giapponese a 157,3.