TrenDevice – Accelerare sui negozi per diventare punto di riferimento

I ricavi si rafforzano e lo scenario continuerà a beneficiare del ruolo del prodotto ricondizionato nell’economia circolare, centrale anche per raggiungere un modello economico sostenibile. Nel contempo, però, i margini soffrono lo scenario competitivo che caratterizza un settore in forte evoluzione e caratterizzato da un mercato molto frammentato, per il quale si prospetta un processo di consolidamento. Scenario all’interno del quale TrenDevice vuole rafforzare e consolidare il ruolo di protagonista puntando su efficienza e rete fisica di negozi.

La concorrenza sul web diventa sempre più agguerrita, anche per la presenza di realtà multinazionali le cui strategie non sono condizionate da fattori contingenti di breve.

Questo scenario condiziona i margini reddituali, richiedendo scelte strategiche mirate a migliorare l’efficienza operativa e nel contempo rafforzare e accelerare l’estensione della rete di negozi fisici come chiave per attrarre i clienti, fidelizzarli e rafforzare il ruolo di operatore di riferimento coniugando online e offline.

L’efficienza operative passa invece dalla progressiva automazione anche delle fasi di test e della logistica, con un magazzino sempre più automatizzato per consegnare più velocemente e con meno errori.

Nel contempo, l’uscita dal marketplace ha contribuito a migliorare quella marginalità che ha sofferto e soffre la pressione competitiva sul web accentuatasi nei primi mesi del 2024.

In sostanza e in estrema sintesi, come sottolinea Alessandro Palmisano, CEO di TrenDevice, “vogliamo rafforzare e consolidare il ruolo di punto di riferimento del settore dei device tecnologici ricondizionati, quali smartphone, personal computer, tablet, smartwatch e altri, migliorando nel contempo efficienza ed efficacia per migliorare progressivamente i margini reddituali”.

Le priorità strategiche

Alessandro Palmisano, CEO di TrenDevice

TrenDevice è il leader italiano nel mercato e Alessandro Palmisano, CEO di TrenDevice, ricorda: ”vogliamo rafforzare e consolidare il ruolo di punto di riferimento nel settore, agendo anche sull’accelerazione dello sviluppo dei negozi fisici, e poi migliorare progressivamente i margini reddituali agendo sull’efficienza ed efficacia resa possibile dall’automazione dei processi”.

Più in particolare, prosegue il capo azienda, “TrenDevice prosegue il suo piano di posizionamento sul mercato italiano dove è il player di riferimento. Un mercato che vive una forte concorrenza sul canale web, soprattutto in determinati periodi dell’anno.”

Nel contempo, nel corso del 2023, “abbiamo abbandonato alcuni canali poco marginanti come i marketplace, migliorando la redditività”. Iniziative grazie le quali la società ha potuto reagire con proattività allo scenario che ha caratterizzato il primo trimestre 2024, quando la pressione sul canale online si è riflessa sulla marginalità dove, per competere sui volumi, TrenDevice ha dovuto abbassare i prezzi per consolidarsi nel ruolo di riferimento nel mercato italiano.

Ma c’è pure altro poiché, prosegue Palmisano, “stiamo raccogliendo i frutti della strategia lanciata all’inizio del decennio: lanciare ed espandere la rete negozi fisici dove TrenDevice, se si escludono piccole catene, è l’unico brand di riferimento sul mercato italiano anche perché i competitor si sono concentrati sul digitale”.

Palmisano sottolinea che “siamo l’unica azienda ad aver puntato sul canale retail fisico perché è una soluzione adatta e plasmata sul mercato italiano dove il consumatore ha ancora diffidenza nei confronti dell’e-commerce rispetto a quanto avviene negli altri Stati Europei”.

Scenario ancora più evidente nel nostro settore poiché, aggiunge il CEO di TrenDevice, “quando si acquista un prodotto che è rigenerato la diffidenza è ancora maggiore. E coniugare online è offline ci ha dato dei chiari segnali di gradimento da parte della clientela; ad oggi i punti vendita sono 8 a disposizione di chi vuole acquistare direttamente in negozio o di chi compra online ma è rassicurato in qualche modo dall’acquisto fisico e dalla possibilità di assistenza post vendita su un punto fisico con delle persone presenti”.

C’è poi il tema dell’efficienza e dell’efficacia, ove noi di TrenDevice, precisa Palmisano, “stiamo realizzando investimenti importanti per automatizzare i test hardware e software dei device con appositi robot, mentre abbiamo automatizzato il magazzino per cogliere i benefici correlati alla maggiore efficacia nell’evasione degli ordini, abbattendo nel contempo gli errori nelle spedizioni”.

Da rilevare infine che lo sviluppo della rete dei negozi prevede, nel piano aggiornato, di portare a 19 i punti vendita entro il 2026.

Commento ai risultati 2023 e ai dati principali del primo trimestre 2024

TrenDevice ha comunicato i dati di principali relativi al primo trimestre 2024 che seguono alla pubblicazione dei dati dell’esercizio 2023; il fatturato in crescita del 7% anche grazie alle nuove aperture (Torino, Bergamo e Brescia) portate a termine tra il secondo e il terzo trimestre 2023. L’EBITDA ha invece sofferto scendendo a 154 migliaia per effetto della pressione sul mercato che ha caratterizzato l’inizio dell’esercizio 2024.

Relativamente al 2023, a fronte di un fatturato stabile si è evidenziato un significativo aumento della marginalità che riflette l’effetto dell’uscita da alcuni marketplace che portavano una bassa marginalità.

L’amministratore delegato di TrenDevice sottolinea con compiacimento: “Siamo rimasti sicuramente soddisfatti e i dati al 31/12/2023 confermano questo trend positivo; l’EBITDA del 2023 è aumentato in modo considerevole avendo gestito le vendite solo con una scala diretta; nel 2023 abbiamo beneficiato di alcuni contributi in conto esercizio perché data la peculiarità del business all’interno dell’economia circolare ci sono diverse iniziative a livello a livello regionale ma di derivazione Europea; adesso è uno dei pilastri fondamentali dell’economia circolare”.

Il contesto di mercato nei prossimi 12-18 mesi

Relativamente al contesto di mercato continuano a mancare studi specifici sul mercato italiano mentre si hanno riscontri su ricerche di mercato a livello mondiale: Expert Market Richardson aveva stimato il mercato del Ricondizionato Worldwide a circa 58 miliardi di dollari e prevede che nel 2028 potrà arrivare a quota 85 miliardi di dollari. Altri si spingono addirittura verso i 100 miliardi.

Per quanto riguarda uno spaccato sulla competizione sul mercato italiano il dott. Palmisano evidenzia che “si notano dei mesi o dei trimestri in cui si sente una maggior pressione competitiva e parlo dell’online, mentre in altri mesi in cui questo avviene meno”.

Proprio per contrastare questa pressione competitiva ricopre un ruolo fondamentale la rete dei retail store che permettono di stabilizzare qualche fenomeno e per andare a ottenere un Premium price.

Anche se il device costa qualche decina di euro in più rispetto al concorrente, la clientela è maggiormente disposta a pagare questo prezzo.

In un mercato che prospetta così ampi margini di crescita il CEO di TrenDevice pensa che vi sia spazio un po’ per tutti.

“Quello che sostanzialmente bisogna fare nel lungo periodo e costruire un brand” sottolinea il dottor Palmisano.

“Ci sarà spazio per pochi brand, due, tre nella mente dei consumatori”, continua Palmisano, “che si consolideranno a livello di di market share”.

C’è ancora molto spazio per la crescita del concetto di prodotto ricondizionato. Un mercato nel quale vi sarà spazio anche per tanti altri piccoli player; l’Italia, è un mercato attualmente ancora acerbo e lo sono anche gli stessi consumatori.

Un mercato nel quale si andrà incontro a un processo di consolidamento con player che usciranno dalla competizione, lasciando quote di mercato, e processi di acquisizione. Molte aziende, ora sul mercato, hanno un rapporto tra perdite operative e fatturato significativo, soprattutto all’estero, dove alcuni player hanno perdite abnormi in relazione al fatturato che sviluppano e che sono state assistite da continue iniezioni di capitale imponendo una strategia di penetrazione del mercato fondate su prezzi aggressivamente bassi, con l’obiettivo futuro, alzando i prezzi, di recuperare i margini.

Uno scenario destinato a non durare per sempre, perché prima o poi chi vende a prezzo troppo basso per diventare profittevole, questi prezzi dovrà rialzarli.

Non è oltremodo da escludere che gli stessi fondi di private equity che oggi sostengono queste realtà, una volta finita la liquidità, possano cessare le iniezioni di capitale abbandonando il campo.

TrenDevice rimane ancora alla ricerca delle location su cui andare ad aprire store e in queste settimane sta lavorando per una nuova apertura su Milano, dove è già presente con un punto vendita dal 2020.

Le stime e i giudizi degli analisti

Gli analisti di Envent, il 20 giugno, hanno aggiornato le loro stime confermando la raccomandazione Outperform con un target price di 0,50 euro, che evidenzia un upside superiore al 102% su un prezzo di mercato in area 0,25 euro. Il Target è calcolato con il metodo dei flussi di cassa scontati.Alla base della revisione un minor livello dei ricavi (rivisti a 20,4 milioni dai 24 precedenti) cui si associa un maggior livello di marginalità (EBITDA a 2 milioni atteso dai 1,8 precedenti). Atteso a fine 2024 un debito leggermente inferiore (5,2 milioni dai 5,9 del precedente studio).

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