CARRARO-IL CALO DELLA DOMANDA ERODE I MARGINI

I dati pubblicati Carraro relativi al terzo trimestre 2015 sono stati il riflesso di una contrazione generalizzata dei volumi di vendita e della domanda dei principali mercati di sbocco in cui opera il gruppo. I margini reddituali sono risultati fortemente in contrazione e il risultato netto si è espresso in una perdita pari a 4,6 milioni, rispetto a quella di 2 milioni di fine settembre 2014. I risultati presentati hanno spinto il gruppo a rielaborare il proprio piano industriale per garantire un nuovo ed adeguato equilibrio economico e patrimoniale per far fronte alle difficoltà attuali del mercato.

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Nel terzo trimestre 2015 il fatturato consolidato è stato pari a 151,1 milioni, in contrazione del 18,2% a/a. Tale dinamica sconta l’andamento riflessivo del comparto Carraro Drivetech,in calo del 15,9% a 122,5 milioni, importo che rappresenta circa l’80% del giro d’affari del gruppo. Da segnalare anche la dinamica negativa del segmento Elettronica Santerno che ha registrato la peggiore performance segnando una flessione del 57,7% a/a. Infine, il segmento Agritalia ha contenuto la flessione dei ricavi all’1,9% a circa 26 milioni. In aggiunta, dalla ripartizione per area geografica emerge che il Nord e il Sud America, aree dove il gruppo è maggiormente presente e dove realizza ricavi rispettivamente pari a 16,9 e 16,3 milioni, hanno subito contrazioni del 16,9 e del 47,8%. Complessivamente, tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo hanno subito una riduzione delle vendite, legata principalmente al calo generalizzato dei prezzi delle materie prime agricole, ma anche alla bassa domanda da parte dei principali mercati di sbocco, come Medio Oriente e Nord Africa. Tali dinamiche si sono riflesse negativamente sui principali aggregati economici: nel dettaglio, l’Ebitda è sceso del 28,4% a 8,8 milioni, mentre l’Ebit si è ridotto del 63,4% a 2,2 milioni. Sul risultato finale pesano anche i maggiori oneri finanziari sostenuti nel periodo (+36,5% a 4,8 milioni) e il conto economico si chiude con una perdita di 4,6 milioni, contro un deficit di 2 milioni del terzo trimestre 2014.

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Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 256,2 milioni, contro 247 milioni di giugno, segnando un aumento del 3,7% in massima parte legato al maggior capitale circolante netto derivante dalla crescita del livello di scorte in magazzino.

Carraro prevede per il prossimo trimestre il perdurare di questa congiuntura del mercato in cui opera e pertanto ha in progetto la dismissione di asset ritenuti non più core o funzionali per il gruppo.