ISAGRO – PROTEZIONE BIOLOGICA E INNOVAZIONI: LA NUOVA STRATEGIA

La multinazionale Isagro definisce una nuova strategia societaria, che ha l’obiettivo di concentrare sempre più la propria attività nella produzione di fitosanitari non aggressivi. Il mercato degli agrofarmaci tradizionali non risulta infatti più competitivo, in quanto dominato da grandi gruppi difficilmente contrastabili.

In un’intervista, il presidente ed azionista di riferimento di Isagro Giorgio Basile ha indicato gli obiettivi che la multinazionale piemontese, attiva nella protezione delle colture, si pone per il futuro. La società, che ha contabilizzato nel 2015 dati di bilancio positivi, con ricavi in crescita del 7% a 156 milioni, dei quali l’80% realizzati all’estero, dovrà puntare ad un mix di agricoltura biologica, innovazione in licensing e nuove sperimentazioni, come quella diretta a contrastare la Xylella la malattia che sta colpendo gli ulivi. Tra i progetti vi è anche quello riguardante la creazione di un polo green, dedicato alla ricerca, formulazione e produzione di fitosanitari biologici, con l’intento di ampliare il business del bio che oggi rappresenta il 15% dei ricavi del gruppo. L’ agricoltura biologica risulta infatti in espansione, con un progresso del 5,4% nel 2015 nel territorio italiano. Nel mondo la superficie interessata da questa tipologia di coltivazione, che non prevede l’uso di prodotti aggressivi, è di oltre 42 milioni di ettari. Basile ha poi indicato la strategia di diversificazione delle fonti di ricavi che verrà adottata, puntando sui fitosanitari biologi. Il settore degli agro farmaci non risulta più conveniente, in quanto ormai dominato da grandi multinazionali del settore come ChemChina e Syngenta. La società piemontese ha come obiettivo l’acquisto di piccole società in Asia ed Europa, con le quali potrà costituire un polo produttivo incentrato proprio sulla protezione biologica . Isagro applica inoltre il metodo della ricerca e innovazione condivisa, che permette di abbattere i costi di sviluppo delle scoperte realizzate nei propri laboratori situati a Novara, concedendo l’innovazione in licencing, a multinazionali estere.