Nel primo pomeriggio di venerdì TerniEnergia ha annunciato i risultati dei primi tre mesi del 2016, che hanno mostrato un fatturato in diminuzione del 54,4% su base annua a causa dell’uscita dal perimetro di consolidamento di Free Energia, che, pur non determinando cambiamenti sostanziali nel modello di business, ha comportato una ridefinizione dell’attività di trading energetico. Il dato dei primi tre mesi del 2016 include il contributo dei due cantieri giant in Sudafrica, in fase di avanzamento attraverso due contratti di EPC.
Meno pesante, ma pur sempre rilevante, la flessione dell’Ebitda, pari a -22,2% su base annua, mentre l’Ebitda margin è salito al 12,9% dal 7,6% del primo trimestre del 2015 per effetto dell’incidenza dei risultati delle linee di business a più alto valore aggiunto. Nel primo trimestre del 2016 l’Ebit è stato pari a Euro 2,8 milioni, in discesa del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2015, nonostante la riduzione del 9,8% su base annua della voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni.
L’ultima riga del conto economico del gruppo umbro ha mostrato un utile netto di circa 0,57 milioni, praticamente dimezzato rispetto al primo trimestre del 2015, nonostante la riduzione degli oneri finanziari netti.
A livello di stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito del 16,8% rispetto alla fine del 2015, attestandosi a 72,7 milioni.