Italia Independent (Aim) – Esercizio 2016 in rosso per 12,3 Mln

In attesa di raccogliere i primi frutti del piano di riorganizzazione in corso, sostenuto dalla ricapitalizzazione conclusa nel dicembre scorso, i conti dell’esercizio 2016 riportano un calo del 30% dei ricavi, scesi a 27,7 milioni, il 73% dei quali realizzati nel settore eyewear (-36%). Arretrano tutti i mercati ad accezione di quello americano, dove il gruppo ha segnato vendite per 1,5 milioni (+33,7%). Ebitda negativo per 8,3 milioni e perdita operativa pari a 16,6 milioni, hanno determinato un deficit finale di 12,3 milioni (rispetto al sostanziale pareggio del 2015). Titolo sotto pressione all’Aim (-3,23%).

Il gruppo attivo nel mercato dell’eyewear, dei prodotti lifestyle e della comunicazione ha chiuso l’esercizio 2016 con un valore della produzione pari a 27,7 milioni, in flessione del 30% circa rispetto al 2015, principalmente per i seguenti fattori: maggiori costi legati al processo di internazionalizzazione, minori ritorni su alcuni investimenti principalmente connessi ad alcune filiali estere, una crescente competitività del mercato dell’occhialeria e la forte spinta commerciale effettuata negli esercizi precedenti che ha creato un surplus di prodotto sul mercato.

Fonte: Società

In dettaglio il calo dei ricavi è da imputarsi principalmente al settore dell’eyewear che nel 2016 ha costituito il 73% circa del giro d’affari consolidato (vs. 80% del 2015), riportando una riduzione del 39,4% delle vendite sul mercato nazionale. In forte contrazione anche i ricavi esteri del gruppo, sia nei paesi europei che nel resto del mondo. Unico mercato in controtendenza resta quello americano in crescita del 33,7% a 1,5 milioni.

Fonte: Società

La minore incidenza sul totale del fatturato eyewear, a più alta marginalità, ha determinato un calo dell’Ebitda, passato da un valore positivo di 5,1 milioni a uno negativo di 8,3 milioni. Di conseguenza la gestione operativa chiude con una perdita di 16,6 milioni (a fronte dell’utile pari a 1,2 milioni del 2015), dopo aver contabilizzato ammortamenti per 2,5 milioni (+22,8%) ed accantonamenti e svalutazioni per 5,8 milioni (+3,9 milioni).

Proventi straordinari netti per 5,4 milioni hanno quindi attestato il deficit finale sui 12,3 milioni (a fronte del sostanziale pareggio del 2015).

A fine dicembre 2016 l’indebitamento finanziario netto del gruppo segna un miglioramento passando da 22,6 a 18,2 milioni, principalmente per effetto dell’aumento di capitale da 15 milioni avvenuto nel secondo semestre dell’anno.

Il gruppo ha avviato nei mesi scorsi  un piano di rafforzamento patrimoniale ed intrapreso un programma di riorganizzazione e rilancio commerciale basato sulle seguenti linee guida:

  • Revisione dei costi con taglio di spese non strategiche, riduzione della struttura e maggiore efficienza operativa;
  • Rifocalizzazione sul DNA originario del brand ‘Italia Independent’;
  • Rafforzamento del team gestionale con l’inserimento di nuove figure nei ruoli chiave della società;
  • Maggiore impegno e crescente efficienza verso le funzioni aziendali che hanno impatto sul capitale circolante con particolare attenzione alle attività di pianificazione della produzione, di gestione dei crediti commerciali e di approvvigionamento dai principali fornitori;
  • Ristrutturazione delle attività distributive dirette ed indirette al fine di costruire una più solida base nei paesi dove il marchio ha dimostrato maggiori potenzialità.

La presentazione di fondamentali deludenti ha impattato oggi sulle quotazioni borsistiche del titolo, che intorno alle 10:30 scambia all’Aim a 4,44 euro, in calo del 3,23 per cento.

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