È ufficiale Flavio Cattaneo non è più Ad e Dg di Telecom Italia. Una decisione presa ieri dal Cda della compagnia telefonica che ha approvato a maggioranza la cessazione da entrambe le cariche.
Tim darà vita ad una seconda fase del piano di rilancio aziendale perseguendo gli obiettivi prefissati da Cattaneo, primo fra tutti il piano fibra.
Le ultime indiscrezioni riportano che il nuovo direttore generale di Telecom Italia dovrebbe diventare l’israeliano Amos Genish, attuale Chief Convergence Officer di Vivendi. A completare l’assetto del vertice, sempre secondo i rumors, ci sarebbero Arnaud de Puyfontaine come Presidente e Giuseppe Recchi che già Presidente dovrebbe diventare amministratore delegato.
Cattaneo riceverà una buonuscita da 25 milioni. Nel dettaglio, 22,9 milioni a titolo di transazione sulla base del contratto di Cattaneo con la società, considerati in particolare il cosiddetto Special Award e l’MBO. Gli altri 2,1 milioni a titolo di corrispettivo di un patto di non concorrenza della durata di un anno nei confronti dei principali concorrenti di Tim in Italia e in Brasile, soggetto a claw-back in caso di violazione di tali obblighi. La società ricorda che Cattaneo detiene oggi 1.500.000 azioni ordinarie di Telecom Italia.
Dopo 16 mesi, il manager lascia un’azienda migliorata nell’infrastruttura di rete. La società ha infatti incrementato i clienti e i ricavi come mai raggiunti negli ultimi 10 anni. Allo stesso tempo sono aumentati gli investimenti core che hanno fatto recuperare a Tim la leadership nel mobile (download) e coprire circa il 70% del paese con la fibra.