Torri – Cellnex interessata a comprare nuovi siti in Italia

Cellnex sarebbe “sicuramente interessata” ad acquistare le torri degli operatori telefonici italiani nel caso decidessero di venderle per sostenere i costi e gli investimenti necessari al 5G. Lo ha dichiarato Gianluca Landolina, Ceo di Cellnex Italia in un’intervista all’Adnkronos.

“Sarebbe sbagliato e anacronistico – spiega Landolina – dire che non siamo interessati. Cellnex, per definizione, poggia il suo business sulla crescita organica degli asset che già possiede, ma anche sulla costruzione e sull’acquisizione di nuovi. Lo abbiamo nel Dna, quindi siamo chiaramente interessati, prendiamo in considerazione tutto”.

Le 5mila torri di Wind Tre che, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbero state messe in vendita dall’unico azionista CK Hutchison, potrebbero essere prede interessanti per il principale operatore di infrastrutture per le telecomunicazioni in Europa, impegnato a crescere in Italia con le sue oltre 8mila torri, anche in vista dello sviluppo della rete 5G. Inoltre, anche Vodafone potrebbe decidere di valorizzare il suo parco siti in Italia. Nel settore delle torri di trasmissione è presente anche Inwit, controllata di Tim, che ne possiede 11mila in tutto il territorio nazionale.

Gli investimenti per il 5G segnano una “rottura, uno spartiacque” con l’infrastruttura del passato, che in futuro dovrà essere “molto più capillare”. Questi costi, puntualizza Landolina, “li sosterremo sia noi che le compagnie telefoniche, che hanno fatto di tutto per aggiudicarsi all’asta i lotti di frequenze 5G disponibili”.

Si ricorda che, lo scorso 2 ottobre, si è chiusa la procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il 5G avviata il 13 settembre. L’ammontare totale delle offerte per le bande messe a gara ha raggiunto i 6,55 miliardi, superando di oltre 4 miliardi l’introito minimo fissato nella Legge di Bilancio. Ora, le telco “potranno scegliere se creare tutti insieme sinergie affidandosi a soggetti terzi come noi, cosa che già in parte fanno, o continuare a sviluppare la loro infrastruttura”, conclude il manager.