Aim – Nel 2018 indice a -12,3%, Bio-On ha corso più di tutti (+95,8%)

Il Ftse Aim Italia da inizio anno ha segnato un ribasso del 12,3%, sovraperformando il London Ftse Aim 100 (-19,8%) e il London Ftse Aim All Share (-19%).

Nell’anno borsistico chiuso oggi Bio On ha corso più di tutti i titoli dell’indice, mettendo a segno un progresso del 95,8% a euro. Il leader nella bioplastica si prepara a chiudere brillantemente i conti del 2018, dopo un primo semestre archiviato con ricavi e margini operativi in forte miglioramento. La società ha siglato diverse partnership strategiche, come l’accordo da 17,6 milioni con il gruppo russo AIF JSC per costruire il primo impianto in Russia destinato alla produzione di bioplastica PHA. Inoltre, l’intesa con Acor in Spagna per la produzione di bioplastiche PHAs da sotto-prodotti delle barbabietole da zucchero. Infine, verso fine anno la società ha costituito di Eloxel, realtà attiva nell’elettronica organica per sfruttare i brevetti destinati a rivoluzionare il mondo dell’elettronica attraverso l’uso della bioplastica.

In controtendenza Bomi Italia (-3,9%). Ad inizio anno il board ha presentato il  business plan 2018-2020 stand-alone, che evidenzia un fatturato atteso in crescita fino a 150 milioni nel 2020 (160 milioni a cambi costanti 2017), con un Cagr del 6,6 per cento. Nel dettaglio, il tasso di crescita è riconducibile per il 4,7% a crescita organica e per l’1,9% all’ingresso della società De Salute, la cui acquisizione verrà perfezionata nell’anno corrente. A livello di Ebitda il Cagr si esprime pari al 10,1%, aggregato che nel 2020 dovrebbe superare i 16,5 milioni (19 milioni a cambi costanti 2017). I suddetti target sono stati confermati dopo un primo semestre in crescita, che ha evidenziato una crescita dell’utile a doppia cifra (+21,3% a 1,2 milioni). La società ha anche consolidato la sua presenza in Sudamerica (in particolare in Cile e Colombia) attraverso diverse commesse e accordi.

Andamento analogo per Safe Bag, che ha ceduto il 25,4 per cento. Le azioni della società varesina hanno messo a segno un guadagno del 76 per cento dal debutto in Borsa nel settembre 2013. Nel 2018 la società ha rinnovato e sottoscritto accordi commerciali con diversi aeroporti (tra cui  Genova, Cracovia-Balice, Bologna, Rio de Janeiro, Cebu-MactanVladivostok, Mosca). Una spinta importante al business è giunta anche dall’acquisto del 51% del gruppo PackandFly, principale operatore della Federazione Russa. A fine novembre Safe Bag ha approvato il Piano Industriale 2018-2022, che prevede ricavi pari a 75,7 milioni, Ebitda pari a 14 milioni (con il relativo margine al 18,5% del fatturato), un utile netto di 9,5 milioni e una liquidità netta di 15,3 milioni. Inoltre, la società ha anche pubblicato dati di pre-chiusura 2018, che hanno mostrato una crescita sia in termini assoluti che relativi rispetto al 2017. Nel dettaglio, si segnalano una crescita dei ricavi su base annua pari al 42% a 43,3 milioni e un Ebitda in aumento del 47,9% a 7,1 milioni.

Anno negativo per Alfio Bardolla Training Group, che ha lasciato sul terreno il 77,8 per cento. La società ha ribadito le sue strategie di crescita internazionale, con particolare focus sul mercato spagnolo, dove ha pubblicato il best seller “I soldi fanno la felicità” e a fine ottobre ha svolto la sua seconda Wake Up Call iberica. Sul fronte italiano, invece, si segnalano le Wake Up Call di Parma e di Milano. A metà novembre la società ha tenuto il primo “Investor Day”, che ha riscontrato grande successo. Un’occasione per descrivere il percorso intrapreso dall’azienda dopo la quotazione avvenuta a fine luglio 2017. Ad influenzare l’andamento del titolo è stata anche la revisione al ribasso della guidance 2018 alla luce dell’insoddisfacente andamento del business degli ultimi mesi.

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