Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,3% e resistendo meglio dell’analogo europeo (-0,8%), risentendo della seduta sottotono del comparto bancario (-0,7%) e “battendo” il Ftse Mib (-0,7%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina, dopo gli scontri degli ultimi giorni.
Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, mentre l’Istat ha confermato la stagnazione dell’economia italiana con il dato del secondo trimestre.
La giornata incolore del settore creditizio ha impattato solo marginalmente sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+2,3%), sostenuta dalla solida trimestrale riportata e dal buon dato sulla raccolta netta di luglio.
Sul listino principale ok Azimut (+0,2%), grazie al solido dato sulla raccolta netta di luglio, mentre sul Mid Cap gli acquisti premiano Banca Generali (+0,8%), anch’essa supportata dal buon dato sulla raccolta netta di luglio.
Sul Mid Cap ritraccia Banca Ifis (-1,2%), che ha evidenziato una trimestrale in crescita e con la banca che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario. Frena doValue (-2,1%), la cui semestrale è stata impattata da elementi non ricorrenti, mentre prosegue il recupero di Cerved (+1,2%), che ha registrato un semestre in crescita.
Tonica illimity (+1,2%), che ha evidenziato un secondo trimestre in ulteriore crescita dalla partenza del business.
Tra le Small Cap altro stop per Banca Sistema (-0,3%), nonostante la buona semestrale riportata, mentre proseguono le vendite su Banca Intemobiliare (-1,7%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre.