Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,8% e in linea all’omologo europeo (+1%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,5%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se nuove incertezze sul contesto geopolitico sono state causate dallo scontro Usa-Iran dopo attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
La seduta ok del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, con Azimut (+2,4%), il cui presidente Pietro Giuliani in un’intervista ha affermato che l’utile netto 2019 supererà i 300 milioni, Fineco (+1,6%), il cui Ad Alessandro Foti in un’intervista ha ribadito che la società continuerà con la crescita organica, e Banca Generali (+1,9%) sul Ftse Mib, tutte in attesa del dato sulla raccolta netta del 2019.
Stesso discorso per Anima (+1,8%) sul Mid Cap, mentre ha già comunicato il dato Banca Mediolanum (+2,3%), che pagherà un extradividendo a valere sul 2019.
Tra le Mid Cap bene Banca Ifis (+1,1%), che presenterà il nuovo piano industriale il 14 gennaio 2020 e che nel 2019 ha acquisito 2,9 miliardi di Npl. Stop per Cerved (-0,1%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (-1,5%), che da poco ha rilevato il controllo della piattaforma di gestione di Eurobank.
Tra le Small Cap resiste Banca Intermobiliare (+0,4%), che ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.