Zucchi – Cda approva proposta Descamps su modifiche accordo riscadenzamento debito

Il Cda di Zucchi ha approvato la proposta di Descamps relativa a talune modifiche all’accordo di riscadenzamento dell’esposizione debitoria di quest’ultima nei confronti della società sottoscritto il 27 novembre 2018.

L’accordo disponeva, tra l’altro, il pagamento di 3,3 milioni entro il 31 dicembre 2019, con le seguenti modalità: 1) versamento di 1 milione mediante bonifico bancario a Zucchi; 2) compensazione di 1,2 milioni con un contro-credito di pari ammontare che è previsto sia maturato da Descamps nei confronti di Zucchi per royalties; 3) compensazione di 1,1 milioni con il controvalore di prodotti finiti che è previsto siano consegnati da Descamps a Zucchi.

Qualora i presupposti per la compensazione di cui ai punti 1) e 2) non sorgessero, Descamps dovrà corrispondere gli importi dovuti entro il 15 gennaio 2020.

A garanzia dei crediti commerciali nei confronti di Descamps, quest’ultima ha rilasciato il 14 marzo 2018 un pegno rotativo di primo grado ai sensi del diritto francese su prodotti tessili per la casa per oltre 5,1 milioni in favore della società fino a completa copertura di tali importi.

Al riguardo si evidenzia che nel corso dell’esercizio 2019 non sono maturate royalties in favore di Descamps e a carico di Zucchi e quindi, a seguito delle compensazioni effettuate nel corso dell’esercizio sociale 2019, al 31 dicembre 2019 l’esposizione debitoria di Descamps nei confronti di Zucchi ai sensi dell’accordo era pari a circa 3,017 milioni.

Pertanto, le parti hanno concordato di differire il termine per il pagamento dell’indebitamento al 31 gennaio 2020 e prevedere che Descamps rimborsi in natura l’indebitamento tramite consegna di prodotti del proprio magazzino per un controvalore pari all’importo dell’indebitamento dovuto al 31 dicembre 2019.

L’accordo era stato qualificato come operazione con parte correlata di maggiore rilevanza in ragione della circostanza che Descamps e Zucchi sono sottoposte al comune controllo di Astrance Capital S.A.