Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un guadagno dello 0,4% e al di sotto dell’omologo europeo (+1%), beneficiando in parte della risalita del comparto bancario (+1,4%) e risultando meno vivace del Ftse Mib (+1%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina.
Sul fronte italiano, l’esito delle recenti elezioni regionali ha segnato la vittoria del PD, che rafforza la tenuta del Governo appoggiato dallo stesso PD e dal M5S, nonostante il crollo di quest’ultimo nella stessa tornata elettorale, mentre gli ultimi dati hanno confermato la stagnazione dell’economia.
La risalita del settore creditizio ha impattato parzialmente anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si mette in luce Fineco (+2,3%), in attesa dei conti della prossima settimana.
Sul listino principale riprende il rally Nexi (+4,9%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie dopo l’ultima operazione nel settore del pagamenti digitali.
Tra le Mid Cap stop per Banca Ifis (-0,3%), che ha da poco presentato il nuovo piano industriale al 2022. Rallentano Cerved (-0,6%), al lavoro per valorizzare il credit management e che ha completato un’acquisizione in quest’area, e doValue (0,0%), che ha registrato dei cambiamenti nell’assetto azionario. Tutte e tre divulgheranno i risultati nei prossimi giorni.
Tra le Small Cap ancora vendite su Banca Intermobiliare (-1,6%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano strategico aspettando i conti.