Tecnologia (-6,5%) – Perde terreno Stm (-8%) nell’ottava, continua a correre Sesa (+7,2%)

Nelle sedute dal 27 al 31 luglio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in calo del 6,5%, sottoperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (-2,5%) e il Ftse Mib (-4,9%).

In settimana l’attenzione si è focalizzata prevalentemente sulla riunione della Fed, che ha confermato la politica monetaria accomodante, sulle trimestrali e sui dati macro, con il Pil Usa annualizzato in declino del 33% nel secondo trimestre.

Nel comparto tech e tlc di Piazza Affari, arretra Stm (-8%), che ha collocato obbligazioni senior unsecured per un ammontare nominale di 1,5 miliardi di dollari, suddivise in due tranche.

Male anche Telecom Italia (-10,7%), la cui controllata brasiliana ha diffuso i risultati del secondo trimestre e ha aggiornato l’offerta per le attività mobile di OI in Brasile. Intanto Tim ha posto all’ordine del giorno del prossimo Cda del 4 agosto l’esame dell’offerta vincolante presentata dal fondo KKR e ha lanciato con United Ventures un fondo da 150 milioni per investire in progetti digitali in Italia e all’estero.

Positive le mid cap, in particolare Sesa (+7,2%) che aggiorna nuovamente il massimo storico bene anche Reply (+3,8%) dopo i conti del semestre.

Fra le aziende a minor capitalizzazione Techedge (+8,6%)si allinea al prezzo dell’opa (5,4 euro per azione) lanciata da One Equity Partner al fine di delistare la società.

Bene Retelit (+1,5%) dopo che il Tar del Lazio ha accolto l’impugnazione della Società contro l’esercizio del golden power e la sanzione pecuniaria da parte del governo. Inoltre la società ha perfezionato l’acquisto di Brennercom per 58,1 milioni.

Positiva Esprinet (+1,3%) dopo i preconsuntivi del primo semestre.

TXT (-4,9%) ha venduto ai blocchi 224.604 azioni proprie al prezzo di 9 euro cadauna per un complessivi 2 milioni nell’ambito dell’operazione straordinaria di acquisizione della Mac Solutions.

GPI (-2,3%) ha acquistato il 29,7% delle quote di BIM Italia per un corrispettivo di 5,1 milioni, salendo al 100%.

Infine Acotel Group (-3,4%) ha eseguito gli aumenti di capitale previsti dall’accordo per la ripatrimonializzazione.