Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,3%, meglio del corrispondente europeo (+1,9%) e del Ftse Mib (+2%).
L’attenzione è rimasta tra l’altro sugli sviluppi nel contrasto al coronavirus dopo che AstraZeneca ha sospeso i test sul suo vaccino sperimentale, uno dei principali candidati a curare il Covid-19, a seguito di una reazione avversa da parte di un paziente.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 148 base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,02%.
Tornando alle società del comparto, tra le big si distinguono Snam (+3,5%) ed Enel (+2,4%), in scia alla possibile politica industriale di decarbonizzazione e sviluppo dell’idrogeno proposta dal MISE attraverso 4,5 miliardi del Recovery Fund.
In particolare, il colosso elettrico italiano avrebbe presentato in audizione presso la commissione bilancio della Camera 10 nuovi progetti, che vedono non solo l’idrogeno ma anche lo sviluppo del fotovoltaico e la conferma del phase-out dal carbone.
Sempre inerente a Enel, a valle dell’offerta volontaria non vincolante lanciata il 1° settembre 2020, riacquisterà per cassa obbligazioni ibride proprie per un ammontare nominale complessivo pari a 250 milioni di sterline.
Tra le mid, allungo di Ascopiave (+3,2%), in coda Erg (+1,8%).
Tra le small, fa meglio Alerion (+2,9%).
Edison (+0,7%) ha avviato le trattative con F2i Fondi Italiani per le Infrastrutture per il 70% di E2i Energie Speciali e con 2i Rete Gas per il 100% di Infrastrutture Distribuzione Gas.
In coda Acsm Agam che lascia sul terreno il 1,4 per cento.
Sull’internazionale, Iberdrola in Portogallo si è aggiudicata una connessione alla rete per un progetto fotovoltaico ibrido, con 83 MW di capacità installata e 14 MW di accumulo, che stabilizzeranno il sistema e gestiranno gli scarichi in rete nei momenti di forte domanda.