Banche (+4,7%) – Ottava in gran spolvero per Intesa SP (+4%), il prezzo di Creval (+30,3%) supera quello dell’Opa

Il Ftse Italia Banche chiude la settimana con uno scatto del 4,7% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+6,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+3%).

Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer, Moderna o Astrazeneca dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund fissatosi sotto i 120 pb, il comparto bancario ha archiviato una brillante ottava, sostenuto anche dalle attese di consolidamento. Il tutto in attesa della decisione della BCE sul dividendo.

Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+4%), che presenta requisiti patrimoniali superiori a quelli fissati dalla BCE, così come UniCredit (+7,4%), al centro dei rumor per una potenziale fusione con Mps, Bper (+1,8%) e Banco Bpm (-4,3%), con queste ultime due banche al centro dei riflettori del mercato nell’ottica di una potenziale fusione dopo le parole dell’Ad di Unipol (primo socio di Bper con il 18,9% del capitale) e quelle dell’Ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna.

Sul Mid Cap sotto pressione Mps (-8,1%), che ha ceduto il 2,14% del capitale tramite Abb e con il Governo al lavoro nell’ottica della privatizzazione e con la banca che starebbe valutando alcune ipotesi per un rafforzamento patrimoniale. La scissione a favore di AMCO sarà efficace dal 1° dicembre.

Vola Creval (+30,3%), dopo l’annuncio dell’Opa totalitaria a 10,5 euro per azione da parte di Crédit Agricole e con il cda che ha incaricato l’Ad della ricerca di un advisor finanziario per compiere i prossimi passi dopo un primo esame dell’offerta. Exploit di Popolare di Sondrio (+14,9%), al centro di indiscrezioni di M&A.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con la banca che ha ceduto un’altra quota di Bankitalia.