Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo del 2% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+3,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,1%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture.
In Italia è fallito il mandato esplorativo conferito al Presidente della Camera, Roberto Fico, di trovare una maggioranza per formare un nuovo Governo. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato oggi Mario Draghi al Quirinale.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto sotto i 115 pb, il comparto bancario ha proseguito il rimbalzo, anche in scia ai nuovi rumor di M&A e in attesa che parta la nuova tornata di trimestrali.
Sul Ftse Mib in spolvero Intesa Sanpaolo (+2,7%), che inaugurerà la stagione dei conti insieme a Bper (+0,7%), al centro dell’attenzione del mercato in ottica M&A, così come Banco Bpm (+2%).
Bene UniCredit (+1%), il cui presidente Cesare Bisoni in un’intervista ha usato parole di apprezzamento per il neo Ad designato Andrea Orcel e che potrebbe vedere l’uscita anticipata dell’attuale Ceo Jean Pierre Mustier, e Mediobanca (+2%), che ha effettuato una nuova acquisizione.
Sul Mid Cap recupera ancora Mps (+1,7%), sempre al centro di indiscrezioni in ottica M&A e con il Governo che secondo fonti di stampa starebbe lavorando per cercare una soluzione ai potenziali rischi legali in capo alla banca.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.