Mercati – Prevista apertura poco mossa dopo nuovo record S&P 500

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco mosse, con l’azionario globale che si mantiene in prossimità di livelli record in scia alla conferma del sostegno delle banche centrali alla ripresa post-pandemida.

Chiusura positiva ieri a Wall Street, dopo le rassicurazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, sul fatto che l’istituto di Washington possa ridare forza all’economia senza alimentare l’inflazione.

A guidare il rialzo è stato il settore tecnologico con il Nasdaq che ha guadagnato l’1%, mentre lo S&P 500 è salito dello 0,4% aggiornando nuovamente il proprio massimo storico e il Dow Jones ha segnato un +0,2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in rialzo dello 0,3%, mentre Hong Kong cede l’1,3% e Shanghai l’1% in scia alle preoccupazioni sulla pressione dei prezzi dopo che quelli alla produzione sono saliti sui massimi degli ultimi tre anni.

I commenti della Fed hanno rassicurato gli investitori sull’impegno della banca centrale Usa a mantenere una politica accomodante che favorisca un rimbalzo sostenibile dalla crisi sanitaria.

Powell ha dichiarato che i policy makers reagiranno se le aspettative di inflazione dovessero iniziare “a muoversi insistentemente e materialmente” oltre dei livelli tollerabili.

Nonostante la forza degli indicatori, il recupero dell’economia resta ancora incompleto, come dimostrato ieri dall’inatteso aumento delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda la pandemia, l’incertezza sul vaccino AstraZeneca sta rallentando le campagne di immunizzazione in alcuni paesi. La Cina è tra coloro che si trovano ad affrontare nuovi ostacoli, con lo sforzo per vaccinare 560 milioni di persone entro giugno che si sta scontrando con una carenza di forniture.

Sul fronte macro, i prezzi alla produzione in Cina sono aumentati del 4,4% a marzo (+3,5% il consensus), mentre i prezzi al consumo sono saliti dello 0,4% anno su anno e diminuiti dello 0,5% su base mensile.

L’agenda di oggi ha visto, inoltre, la diffusione dei dati sulla produzione industriale in Germania, diminuita a febbraio dell’1,6%, mentre nel pomeriggio in Usa uscirà l’indice dei prezzi alla produzione a marzo.