Il Ftse Italia Banche chiude la settimana con un rialzo del 3,6% e in linea all’analogo indice europeo (+3,8%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,6%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
In questo scenario, nonostante lo spread che ha oscillato in area 115-120 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana brillante.
Sul Ftse Mib bene UniCredit (+9,2%), il cui neo Ad Andrea Orcel ha varato una nuova struttura organizzativa (oltre a dare il via a un piano di buy-back da 178,7 milioni) e con la banca al centro dell’attenzione nell’ottica del consolidamento, così come Banco Bpm (+8,7%) e Bper (+4,2%), anche se il neo Ceo di quest’ultima Piero Montani ha per ora allontanato la questione e con l’istituto reduce dai conti.
Ok Mediobanca (+2,1%), fresca di risultati, e Intesa Sanpaolo (+1,1%), con Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking che ha toccato 264,1 miliardi di masse amministrate (nuovo record) e anche Intesa Sanpaolo Vita ha raggiunto buoni risultati nel trimestre.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,3%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione e con l’istituto sempre oggetto delle indiscrezioni di M&A. In spolvero Popolare di Sondrio (+5,7%), reduce dai conti e il cui consigliere delegato Mario Pedranzini in un’intervista ha spiegato che la banca esplora opportunità per combinazioni di business e partnership.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo e con la banca fresca di risultati. In spolvero Banca Finnat (+3,7%), il cui cda ha approvato i conti.