Global Markets Industrial – Siemens e BioNtech insieme per produrre più vaccini da Covid-19

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore industriale:

Giornata in forte calo per i principali indici europei, il Ftse Mib perde il 3%, il Dax il 2,2% e il Ftse 100 il 2%. Oltreoceano, lo S&P500 cede 1,3%, il Dow Jones l’1% e il Nasdaq l’1,34%.

BioNTech ha reso noto l’intenzione di costruire nuovi siti produttivi per la produzione di vaccini COVID-19 in tutto il mondo a partire da un impianto di produzione a Singapore. A Marburg, BioNTech ha convertito un impianto esistente in un impianto di produzione di vaccini con il supporto di Siemens in soli cinque mesi. Nell’ambito di questa cooperazione, Siemens fornirà le più recenti tecnologie di automazione e digitalizzazione per i siti di produzione BioNTech, come software di progettazione, simulazione e ingegneria, nonché tecnologia di controllo dei processi.

Credit Suisse ha rivisto al rialzo il target price su Rio Tinto a 67 sterline da 66 confermando il rating “outperform”.

Acs e Atlantia starebbero analizzando varie opportunita’ per lanciare nuovi progetti comuni. L’indiscrezione rimbalza della Spagna secondo la  quale i due gruppi stanno valutando come investire l’enorme  mole di liquidita’ che a breve entrera’ in cassa (per Acs si  tratta di 5 miliardi di euro dalla cessione del ramo servizi  industriali alla francese Vinci, per la holding dei Benetton  9,1 miliardi con la vendita di Aspi alla cordata Cdp piu’  fondi). Per questo, la societa’ presieduta da Florentino Perez e Atlantia stanno studiando il rafforzamento della controllata Abertis come piattaforma per la crescita nel business autostradale. Sul tavolo ci sarebbero anche possibili operazioni societarie dal lato spagnolo, con Perez che ha avviato colloqui con i fondi d’investimento infrastrutturali per creare, a sua volta, un maxi-gruppo a livello mondiale sul fronte autostradale (indiscrezione gia’ riportata da “Cinco Dias” nelle scorse settimane).

Acs sarebbe cosi’ disposta ad aprire il suo business delle autostrade a pedaggio, basato sulle concessioni di Iridium e il 50% del capitale di Abertis, per dare l’ingresso a un partner. Questo progetto, riferisce il quotidiano iberico, ‘potrebbe ora includere il colosso italiano, proprietario dell’altro 50% di Abertis e gestore di autostrade in America Latina e asset in Europa’ (anche se l’indiscrezione non trova, al momento, conferme in ambienti
vicini ad Atlantia). In ogni caso, lo scorso 15 giugno, gia’ in occasione della presentazione delle nuove linee strategiche di Atlantia post-Aspi, l’amministratore delegato Carlo Bertazzo aveva spiegato che ‘il modello di crescita si fonda, e si fondera’ anche in futuro, su alleanze
strategiche, di vera e propria partnership, che intendiamo rafforzare e ampliare, nella convinzione che questa sia la strada piu’ efficiente per raggiungere gli obiettivi prefissati, integrando e condividendo competenze di business e conoscenze di altri Paesi’.