Prosegue senza sosta la salita di Wall Street la quale, alla vigilia del meeting delle Banche Centrali di Jackson Hole, continua a celebrare nuovi primati.
Ieri il listino tecnologico ha superato per la prima volta la pietra miliare dei 15.000 punti salendo di un altro mezzo punto percentuale. Hanno contribuito a raggiungimento di tale traguardo le solite big cap tra le quali Amazon (+1,2%) ed Alibaba (+6,6%).
Nuovo mini record anche per lo S&P500 (+0,15%) il quale ormai dista solo meno di mezzo punto percentuale dal nuovo limite dei 4.500 punti.
Più modesto l’incremento del Dow Jones (+0,1%), mentre il Russell 2000 prosegue la sua fase di sovra performance mettendo a segno un guadagno di un punto percentuale.
VIX praticamente invariato a 17,2 punti rispetto ai 17,1 della seduta precedente ed ingabbiato in un movimento non superiore al mezzo punto di oscillazione.
Tra i dati macro economici prosegue la distonia tra i prezzi delle abitazioni che raggiungono un nuovo massimo storico ed il numero di transazioni di vendite che scende, invece, al minimo degli ultimi 14 mesi.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti obbligazionari avanzano di due punti base al 1,29%.
Continua la fase di rimbalzo di molti metalli, ad eccezione di quelli preziosi – oro, argento e platino – che chiudono invariati con solo l’argento che riesce a guadagnare mezzo punto percentuale dimezzando tuttavia i guadagni nel finale.
Avanzano invece sia rame che palladio di oltre l’uno per cento.
Ancora una seduta di rilancio anche per il petrolio il cui allungo sfiora il due per cento arrivando nei pressi dei 68 dollari al barile.
In ripresa anche tutte le materie prime, indistintamente, ad eccezione del grano che chiude sui livelli della seduta precedente. In denaro, invece, mais (+1%), soia e caffè entrambe di quasi tre punti percentuali.


























