Tecnologia (+1,1%) – Bene Sesa (+1%) in scia ai conti, vola Seco (+16%)

Nelle sedute dal 13 al 17 settembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo dell’1,1% rispetto al -0,9% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +0,1% del Ftse Mib.

Ottava prudente per le borse europee, con gli investitori intenti a valutare l’andamento della ripresa economica e dei contagi da Covid, oltre alle pressioni sui prezzi alimentate dal rally delle commodities e dai problemi nella supply chain. Focus sui dati relativi all’inflazione di Usa (+5,3% annuo) ed eurozona (+3%), in attesa della riunione della Fed per maggiori dettagli sulle tempistiche del tapering.

Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i 5 giorni in progresso dell’1,6%, grazie anche alle indicazioni del Ceo sul 2022 e ai giudizi dei broker. Positiva anche la tlc Telecom Italia (+0,8%) mentre l’Antitrust ha dato l’ok agli impegni assunti nell’ambito della creazione di FiberCop.

Fra le mid cap, bene Sesa (+1%) dopo i report positivi degli analisti in scia alla pubblicazione dei risultati del primo trimestre. Inoltre, il Gruppo ha alzato la guidance di redditività per l’esercizio in corso dal +20% al +30%. Sesa ha inoltre incrementato la partecipazione in Kolme al 66%.

Tra le aziende a minor capitalizzazione vola Seco (+16%) dopo che Goldman Sachs ha incrementato il prezzo obiettivo da 5,2 a 7,8 euro, confermando il giudizio “Buy”.

Retelit (+6,1%) si allinea al nuovo corrispettivo dell’opa di Marbles, incrementato da 2,85 a 3,0 euro (3,10 euro per adesioni superiori al 66,67%), con la condizione di soglia abbassata al 50% più un’azione del capitale sociale.

Diffusi i risultati di Antares Vision, Cellularline, Itway e Alkemy.

Carma Consulting ha ceduto 85.000 azioni BE per evitare l’obbligo di opa da parte degli aderenti al patto parasociale tra Tamburi Investment Partners, Stefano Acherman e Innishboffin, la stessa Carma Consulting e Carlo Achermann.

La Banca Centrale d’Irlanda (CBI) ha approvato il prospetto relativo al prestito obbligazionario senior, non convertibile, non subordinato e non garantito di Wiit, per un ammontare nominale compreso tra 130 e 150 milioni.

Il Cda di Olidata ha approvato la proposta di Piano di Concordato Preventivo in continuità aziendale.