Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un rialzo dell’1,5% e in linea all’analogo indice europeo (+1,6%), non impedendo però al Ftse Mib (-1,4%) di chiudere in territorio negativo.
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 105 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana positiva.
Sul Ftse Mib in spolvero UniCredit (+%), che a fine ottobre potrebbe annunciare l’esito delle trattative con il Teso per Mps secondo rumor, e Bper (+%), che potrebbe alzare il velo sul nuovo piano il prossimo mese di febbraio.
Acquisti su Intesa Sanpaolo (+1%), che a febbraio 2022 presenterà il nuovo piano, Banco Bpm (+1,2%), che a breve presenterà il nuovo piano, e Mediobanca (+4,4%), con il socio Delfin che ha proposto delle modifiche allo statuto nell’ottica di liberare valore, mentre Edizione è uscita dal patto, che ha registrato nuovi ingressi e arrotondamenti da parte degli attuali membri.
Sul Mid Cap ok Mps (+0,9%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit. Male Carige (-11%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo. In luce Popolare di Sondrio (+1,2%), che prosegue l’iter per la trasformazione in Spa.
Sullo Small Cap in rosso Banca Profilo (-3,3%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo.