Utility (-2,4%) – Ottava difficile per il settore, tra le Big resiste Italgas (-0,8%)

Nel periodo dal 22 al 26 novembre, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato complessivamente un -2,4%, sottoperformando il corrispondente europeo (-0,8%) ma facendo tuttavia meglio del Ftse Mib (-5,4%).

Sul finire della settimana l’attenzione si è spostata prevalentemente sulla nuova variante sudafricana del Covid, che si aggiunge alle persistenti incertezze legate all’inflazione e alla prospettiva di banche centrali meno accomodanti. Focus anche sui dati macro americani che confermano una crescita dell’occupazione ma anche pressioni inflazionistiche che potrebbero indurre la Fed ad accelerare il tapering, come emerso anche dalle minute dell’ultima riunione. Gli indici Markit Pmi preliminari di novembre hanno segnalato per l’eurozona un’accelerazione dopo il rallentamento di ottobre.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è attestato a 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa allo 0,97%. Venerdì, il Tesoro ha collocato 5 miliardi di Bot semestrali, con rendimento ad un nuovo minimo storico (-0,563%).

Tornando a Piazza Affari e al comparto utility, tra le big ha resistito Italgas (-0,8%) su cui Moody’s ha confermato il merito di credito a lungo termine a Baa2, Stable Outlook.

Su Enel (-1,9%) Barclays ha confermato la raccomandazione Overweight e il target price a 9,70 euro. Update a valle della presentazione del piano strategico 2022-2024 e della strategia al 2030 in base alla quale Enel anticiperà di 10 anni il proprio impegno “Net Zero”, dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette.

Terna (-3,8%) è stata inclusa per la seconda volta nel GLIO/GRESB ESG Index, il primo indice globale specializzato nell’analisi delle migliori pratiche ESG adottate da aziende quotate che gestiscono infrastrutture cruciali dell’energia, trasporti e reti di telecomunicazioni.

La società guidata da Stefano Donnarumma ha staccato l’acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2021 pari a 0,0982 euro per azione, posto in pagamento a decorrere dal 24 novembre 2021.

Hera (-5,8%) si è aggiudicata la gara per la gestione dei rifiuti urbani nel bacino territoriale di Bologna, per un valore complessivo di oltre 1,7 miliardi e un orizzonte temporale di 15 anni.

La multiutility inoltre ha firmato con Confartigianato Imprese Emilia-Romagna un protocollo d’intesa per raccogliere gli oli vegetali esausti prodotti dalle attività degli associati e trasformarli in biocarburante, grazie all’accordo quadro di economia circolare con Eni.

Tra le mid, Falck Renewables (-0,5%), in partnership con Ørsted e BlueFloat Energy, ha avviato una collaborazione con la Scottish Association for Marine Science per indagare i potenziali effetti dell’eolico galleggiante sull’ambiente marino.

Iren (-4,4%) ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un accordo quadro per la cessione e l’acquisto di crediti d’imposta Superbonus ed Ecobonus previsti dal Decreto Rilancio, per un importo complessivo di 170 milioni.

Tra le small, algoWatt (+1,4%) che ha perfezionato la cessione ad ATP Project and Constructions delle quote rappresentative del 78,33% di Purify, titolare di impianti di depurazione di rifiuti fluidi industriali e bonifica di acque di falda localizzati in provincia di Terni, per 4,7 milioni.

Edison (-0,7%) è nella lista, pubblicata dal Ministero della Transizione Ecologica, delle società che hanno risposto al bando ministeriale volto a favorire lo sviluppo di una nuova generazione di impianti eolici offshore galleggianti, collocati al largo delle coste italiane.