Utility (+0,7%) – Mani forti su Terna (+3%) nella settimana

Nel periodo dal 13 al 17 dicembre, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato complessivamente un +0,7%, sovraperformando il corrispondente europeo (+0,5%) e il Ftse Mib (-0,4%).

In settimana l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulla politica monetaria con le riunioni delle banche centrali. La Fed ha raddoppiato il ritmo del tapering a 30 miliardi di dollari al mese e ha annunciato tre rialzi dei tassi di interesse nel 2022, tre nel 2023 e altri due nel 2024. La Bce ha confermato il livello dei tassi di interesse di riferimento e ha indicato, come da attese, che il PEPP finirà a marzo 2022, mentre la Boe ha alzato a sorpresa i tassi. Resta alta la preoccupazione per la pandemia, con la variante Omicron che si diffonde in sempre più Paesi.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è ridotto a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,9%.

Tornando a Piazza Affari e al comparto utility, tra le big in evidenza Terna (+3%) che investe 240 milioni per lo sviluppo energetico della Valtellina. Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), infatti, ha avviato l’iter autorizzativo del progetto di razionalizzazione che interesserà otto comuni in provincia di Sondrio.

Il Cda di Enel (+0,8%) ha autorizzato l’emissione, entro il 31 dicembre 2022, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo di 3 miliardi, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extra-europei, anche attraverso private placements.

Snam (+0,6%) ha firmato con Enagás e GRTgaz un accordo per avviare iniziative di investimento congiunte per dare impulso al mercato dell’idrogeno pulito. Anzitutto, le tre aziende investiranno 33 milioni ciascuna nel Clean H2 Infra Fund.

La società guidata da Marco Alverà ha sottoscritto con Asja Ambiente Italia un accordo per acquisire un portafoglio di impianti e progetti di sviluppo nel settore del trattamento della FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani) e produzione di biometano.

Tra le mid ha fatto meglio Ascopiave (+0,7%) in scia all’annuncio del suo ingresso nel settore idroelettrico con l’acquisizione di sei impianti idroelettrici appartenenti al Gruppo EVA, con potenza nominale di 4,6 MW e valore pari a 24 milioni.

Segue Falck Renewables (flat) che è stata informata da IIF che l’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie per l’esecuzione del contratto di compravendita di azioni sottoscritto tra IIF e Falck (che prevede l’acquisto, da parte di IIF, del 60% detenuto da Falck in Falck Renewables) è attualmente in corso, e che il closing è atteso prima del termine del primo trimestre del 2022, come già comunicato lo scorso 20 ottobre.

In coda Alerion Clean Power (-4,6%) il cui Vice Presidente e Consigliere Delegato, Georg Vaja, ha rassegnato le dimissioni con effetto al 31 dicembre 2021. Il Cda ha quindi deliberato la cooptazione di Stefano Francavilla a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Tra le small, Edison (-1,7%) ha presentato il piano di sviluppo industriale delle fonti rinnovabili al 2030, in base al quale il gruppo aumenterà la propria capacità rinnovabile installata dagli attuali 2 GW a 5 GW al 2030 grazie a investimenti per 3 miliardi.

La società guidata da Nicola Monti inoltre ha perfezionato l’accordo con cui Crédit Agricole Assurances diventa partner finanziario di lungo periodo di Edison Renewables rilevandone il 49% del capitale e impegnandosi nello sviluppo eolico e fotovoltaico della società.

Eems (-4,8%) ha ricevuto dal MiTE l’autorizzazione ad operare nell’attività di compravendita di gas naturale.