Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dello 0,5% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+1,2%), non impedendo però al Ftse Mib (-1%) di chiudere in territorio negativo.
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione resta anche sulla politica monetaria della Fed, con il chairman Jerome Powell che ha confermato un primo rialzo dei tassi di interesse a marzo, aprendo alla possibilità di interventi più frequenti e più ampi di quanto previsto in precedenza per contrastare l’inflazione.
La BCE, invece, ha per ora mantenuto invariata la politica monetaria. Il presidente Christine Lagarde ha affermato che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se la natura delle pressioni sui prezzi sembra ancora transitoria e non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.
Altro fattore sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina.
In questo scenario, con lo spread salito fino in area 160 pb, sul comparto bancario sono prevalsi gli acquisti, in attesa che entri nel vivo la tornata delle trimestrali.
Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,8%), il cui nuovo piano d’impresa al 2025 una remunerazione cumulata per oltre 22 miliardi a favore degli azionisti e che sarà implementato senza acquisizioni, e Banco Bpm (+1%), in attesa dei conti.
Sul Mid Cap ok Mps (+0,5%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026, il cui cda ha approvato i risultati e revocato le deleghe all’Ad Guido Bastianini nominando Luigi Lovaglio al suo posto. In luce Credem (+2,2%), fresco di conti.
Sullo Small Cap tiene Carige (+0,2%), con Bper (-0,1%) concentrata a finalizzare la due diligence nell’ottica dell’acquisizione del controllo.