Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo del 2,1% e in linea all’analogo indice europeo (+2,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,3%).
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione resta anche sulla politica monetaria della Fed, con il chairman Jerome Powell che ha confermato un primo rialzo dei tassi di interesse a marzo, aprendo alla possibilità di interventi più frequenti e più ampi di quanto previsto in precedenza per contrastare l’inflazione.
La BCE, invece, ha per ora mantenuto invariata la politica monetaria. Il presidente Christine Lagarde ha affermato che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se la natura delle pressioni sui prezzi sembra ancora transitoria e non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.
Altro fattore sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 160 pb, sul comparto bancario sono prevalsi nettamente gli acquisti, mentre è entrata nel vivo la tornata delle trimestrali.
Sul Ftse Mib bene Bper (+4,7%), il cui cda ieri ha approvato i conti e con il deal Carige che dovrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni, e Banco Bpm (+2,6%), il cui board ieri ha dato il via libera ai risultati e che proseguirà il de-risking. Bene Mediobanca (+3%), in attesa dei conti.
Sul Mid Cap rally di Mps (+6,7%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026, il cui cda ha approvato i conti e revocato le deleghe all’Ad Guido Bastianini nominando Luigi Lovaglio al suo posto. Sugli scudi Credem (+3,7%), reduce dai risultati e che valuterà potenziali opportunità di M&A, e Banca Popolare di Sondrio (+5,2%), fresca di conti e che presenterà il nuovo piano industriale a fine marzo.
Sullo Small Cap ok Carige (+1,2%), con Bper concentrata a finalizzare la due diligence nell’ottica dell’acquisizione del controllo e in attesa dei conti.