Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un guadagno del 4,8% e in linea all’analogo indice europeo (+5,1%), beneficiando del tentativo di rimbalzo del comparto bancario (+2,9%) e facendo meglio del Ftse Mib (+2,7%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione.
La risalita del settore creditizio hanno impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusi sul Ftse Mib Banca Generali (+8,3%), Banca Mediolanum (+8,6%), Fineco (+5,8%) e Azimut (+0,7%), tutte reduci dalla raccolta netta di febbraio. Azimut è anche fresca di conti.
Sul listino principale rallenta Nexi (-4%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring. Ok Exor (+5,6%), che avvierà un piano di buy-back da massimi 500 milioni.
Sul Mid Cap risale doValue (+8,3%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (+1%) e illimity (+3,1%). In recupero BFF Bank (+3,7%), diventata public company e interessata a Eurovita secondo rumor.
Sullo Small Cap ok Banca Intermobiliare (+1%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e che ha visto l’avvio dell’Opa lanciata da Trinity.