Servizi finanziari (-2,7%) – Resiste alle vendite Fineco (+0,7%), scivolone di Gequity (-15,4%) nella settimana

Nelle sedute dal 4 all’8 aprile Il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato complessivamente un -2,7% al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,7%), risentendo della frenata del comparto bancario (-3,1%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,4%).

In settimana, l’attenzione si è focalizzata sulla politica monetaria, con la diffusione delle minute della Federal Reserve e della Bce, l’evoluzione del conflitto in Ucraina e le nuove sanzioni contro la Russia.

L’istituto di Washington ha ribadito l’impegno a contrastare in maniera più decisa l’inflazione, aprendo a rialzi dei tassi da 50 punti base e apprestandosi ad avviare la riduzione del bilancio da 9.000 miliardi al ritmo di circa 1.000 miliardi all’anno.

Intanto la Commissione europea ha varato il quinto pacchetto di provvedimenti contro Mosca, vietando le importazioni di carbone, e valuta nuove misure che includano il petrolio.

Sul listino principale, resiste alle vendite Fineco Bank (+0,7%) che a marzo ha realizzato una raccolta netta positiva di 1,21 miliardi, portando il totale da inizio 2022 a 2.824,9 milioni.

Poste Italiane (-3,2%) ha ottenuto dalla BEI due linee di credito a medio/lungo termine per complessivi 700 milioni, per supportare le iniziative ESG previste dal Piano strategico “24SI Plus”, che ottimizzano la struttura finanziaria del Gruppo. Inoltre, ha ottenuto da IMQ la certificazione del sistema di gestione della compliance integrata.

Banca Mediolanum (-3,2%) ha realizzato a marzo una raccolta netta positiva per 900 milioni (+3,6% a/a), un flusso che ha spinto il totale da inizio 2022 a 2.378 milioni (+8,7% rispetto al primo trimestre 2021).

L’Assemblea ordinaria di Banca Mediolanum ha approvato il bilancio 2021 e la distribuzione di un dividendo per azione di 0,58 euro, di cui 0,23 euro già distribuiti a titolo di acconto nel novembre 2021. L’importo a saldo di 0,35 euro sarà in pagamento dal prossimo 21 aprile.

Azimut (-6%) ha registrato a marzo 2022 una raccolta netta positiva per 827 milioni, raggiungendo 1,7 miliardi da inizio anno.

Tra le mid, Anima (+4%) ha riportato a marzo una raccolta netta positiva (escluso ramo I) di 86 milioni, portando il totale da inizio 2022 a 738 milioni.

doValue (+2%) che, tramite la controllata doValue Greece, si è aggiudicata un nuovo mandato di servicing che rappresenta un Gross Book Value addizionale per circa 500 milioni (Progetto Neptune).

illimity (-0,2%) ha depositato la seconda lista per la nomina degli organi sociali e ha presentato Quimmo, la prop-tech italiana nata per rispondere ai bisogni di venditori e compratori, sia privati sia istituzionali, per semplificare l’acquisto e la vendita degli immobili e coprire l’intera catena del valore.

In coda Banca Ifis (-3,2%) che, nel periodo dal 28 marzo al 1° aprile 2022, ha acquistato 234.604 azioni proprie (pari allo 0,436% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di  4,4 milioni.

Tra le small, balzo di Borgosesia (+7,7%) che ha chiuso il primo trimestre 2022 segnando un progresso delle vendite 73% a 9,9 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

il Cda di Banca Investis – già Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (+0,4%) – ha approvato l’acquisizione del 100% di Fante Group, società italiana di consulenza finanziaria indipendente specializzata nei servizi di corporate finance.

Scivolone di Gequity (-15,4%) il cui Cda ha preso atto che, sulla base dei dati disponibili che confermano il trend negativo registrato dal Gruppo nel corso 2021, il secondo covenant finanziario, previsto nel Regolamento del Prestito Obbligazionario Non convertibile garantito di 1,4 milioni, denominato “GEQUITY BRIDGEBOND INSURED CALLA-BLE 2024”, ossia il rapporto tra PFN consolidata del Gruppo Gequity ed Ebitda di HRD Training Group (ante royalties) pari a 3.0 volte, non verrà rispettato in occasione dell’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2021. Il mancato rispetto dei covenants finanziari alle scadenze previste costituisce un Evento Rilevante e pertanto RiverRock potrà esercitare la facoltà di richiedere il rimborso anticipato del prestito.

Infine, a febbraio 2022 i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta pari a 5,4 miliardi (+18,2% a/a; +40,5% rispetto al mese precedente).