Nelle sedute dal 2 al 6 maggio il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato complessivamente un -2,2%, facendo comunque meglio dell’analogo indice europeo (-4%) e del Ftse Mib (-3,2%), e risentendo meno del calo del comparto bancario (-5,3%).
Ottava in rosso per le borse europee, con i persistenti timori per l’inflazione, la guerra in Ucraina e i lockdown in Cina. Intanto la Fed ha alzato i tassi di 50 punti base, escludendo ritocchi da 75 bp nelle prossime riunioni.
L’atteggiamento meno restrittivo delle attese ha inizialmente sostenuto l’azionario, ma in seguito ha riacceso i timori per l’elevata inflazione, facendo impennare i rendimenti dei bond.
Anche la BoE ha alzato i tassi, mentre dall’agenda macroeconomica è giunto il job report statunitense, che ha evidenziato non farm payrolls sopra le attese. Intanto l’UE prepara nuove sanzioni contro la Russia, compreso un embargo sul petrolio.
L’euro/dollaro è rimasto debole in area 1,05 dollari mentre lo spread Btp-Bund ha raggiunto i 200 bp, con il rendimento del decennale italiano in rialzo oltre il 3%.
Sul listino principale, contiene le vendite Banca Mediolanum (-0,4%) che, ad aprile, ha realizzato una raccolta netta positiva per 828 milioni, che porta il totale da inizio 2022 a 3.206 milioni. La raccolta netta nel risparmio gestito nel mese in esame è stata positiva per 541 milioni e quella amministrata per 286 milioni.
L’Assemblea di Nexi (-0,7%) ha approvato il bilancio dell’esercizio al 31 dicembre 2021. Il Cda, riunitosi a valle dell’Assemblea, ha confermato Michaela Castelli e Paolo Bertoluzzo rispettivamente Presidente e Ad.
Azimut (-3,6%) ha aperto una filiale a Estoril (Lisbona), in Portogallo, e lanciato Beewise, app di investimento digitale rivolta principalmente ai giovani.
Forti vendite su Exor (-4,3%) che, in relazione alla prima tranche del programma di acquisto di azioni proprie lanciata l’8 marzo scorso, dal 25 al 29 aprile 2022 ha acquistato azioni proprie che hanno incrementato a 57,7 milioni il totale investito a quella data, pari a 10.137.352 azioni proprie ordinarie che rappresentano il 4,21% del capitale sociale.
Tra le mid, in territorio positivo BFF Bank (+6,9%) e illimity (+1,3%), che ha finalizzato la cartolarizzazione di un portafoglio di Non-Performing Loans (NPLs) del Gross Book Value (GBV) di circa 475 milioni alla Data di Cut-Off (30 giugno 2021).
illimity inoltre ha presentato la Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario 2021, che evidenzia risultati pienamente in linea con gli obiettivi ESG presentati nel Piano Strategico 2021-2025.
Forti vendite su Anima (-6,6%) nella settimana dei conti 1Q 2022 chiusi con un utile netto contrattosi del 47% a 30,3 milioni.
Ad aprile, la raccolta netta di risparmio gestito (escluse deleghe assicurative Ramo I) del Gruppo Anima è stata positiva per 375 milioni, per un totale da inizio anno positivo per oltre 1,1 miliardi.
Anima ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato il 1° marzo 2022. Nel periodo tra il 1° marzo e il 5 maggio la società ha acquistato 6,2 milioni di azioni proprie, pari al 1,79% del capitale sociale, per un controvalore di 25 milioni, ad un prezzo medio di 4,0283 euro per azione. Ad oggi, la società detiene l’1,89% del capitale sociale.
Tra le small, in testa Conafi (+5,1%) la cui assemblea ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,04 euro per azione per complessivi 1.477.671,68 euro (stacco cedola il 9 maggio, record date il 10 maggio e pagamento l’11 maggio).
Lettera su Gequity (-3%) il cui indebitamento finanziario netto di gruppo a fine marzo 2022 era pari a 2.990 mila euro, sostanzialmente stabile rispetto all’ammontare a fine febbraio 2022 di 2.989 mila euro.
In coda LVenture (-4,5%) che ha perfezionato l’aumento di capitale a pagamento che prevedeva l’emissione di massime 3.636.364 nuove azioni, per un ammontare massimo di 2 milioni, a favore dell’investitore strategico Compagnia Padana per Investimenti (CPI).
Infine, dalla lettura dei dati rilevati da Assoreti emerge che a marzo si è consolidato il processo di crescita tendenziale della raccolta netta realizzata dalle Reti di consulenza, seppure a ritmi contenuti. I volumi netti mensili hanno raggiunto 4,8 miliardi, in crescita dello 0,8% a/a (-10,9% m/m). Il bilancio dei primi tre mesi dell’anno è positivo per 13,9 miliardi, con un aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, ad oggi anno record.