Mercati Usa – Apertura poco mossa dopo il rally della vigila

Partenza poco mossa a Wall Street, dopo il rally di ieri innescato dalla lettura dell’inflazione statunitense che ha alimentato le speranze di una Fed meno aggressiva sui tassi di interesse.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,2%.

La frenata dei prezzi al consumo superiore alle attese nella prima economia mondiale ha riportato un clima di avversione al rischio, in scia alle speranze di un rallentamento nel ritmo delle strette da parte della banca centrale Usa.

Alcuni operatori hanno però avvisato che tali aspettative potrebbero essere mal riposte, dato che la Fed non riterrà di aver portato a termine il proprio obiettivo fino a quando l’inflazione non raggiungerà il target del 2%, ben al di sotto del 7,7% di ottobre.

Alcuni esponenti della banca centrale americana, come Lorie Logan della Fed di Dallas e Mary Daly di San Francisco, hanno aperto ad un rallentamento nel ritmo delle strette, pur ribadendo la necessità di alzare ancora il costo del denaro.

A sostenere il sentiment dei mercati contribuisce inoltre l’allentamento delle restrizioni anti-Covid della Cina. La riduzione della quarantena per viaggiatori e contatti stretti, stabilita in scia all’appello dei leader per misure più mirate, fa ben sperare per una fine della politica Covid Zero nonostante le smentite delle autorità di Pechino.

Intanto sul Forex prosegue la discesa nei confronti delle altre valute, avviandosi a registrare il maggior calo su due giorni dal 2009 e la quarta settimana consecutiva in ribasso. Il cambio euro/dollaro si riporta oltre quota 1,03 e il dollaro/yen scende sotto la soglia di 140.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,4%) a 95,9 dollari e il Wti (+2,7%) a 88,9 dollari, in scia all’allentamento delle misure restrittive anti-Covid in Cina.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta al 3,81% e quello del biennale al 4,33%, dopo il tonfo di ieri.