Mercati – Proseguono positivi, più cauta Milano (+0,2%)

I listini europei si mantengono territorio positivo dopo l’apertura cauta di Wall Street, dopo i dati sul mercato del lavoro Usa e in attesa del discorso questa sera del presidente della Federal Reserve Jerome Powell.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 24.525 punti. Positivi anche il Ftse 100 di Londra (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%). A Wall Street il Nasdaq avanza dello 0,2%, mentre lo S&P 500 cede lo 0,2% e il Dow Jones cede lo 0,4%.

L’azionario europeo e americano si apprestano a chiudere il secondo mese consecutivo di guadagni, sostenuti dal crescente ottimismo sulla possibilità che i tassi di interesse nelle principali economie siano vicini al loro picco.

A tal proposito, focus in particolare sulle parole di Powell, che secondo le attese dovrebbe rafforzare le aspettative su una stretta da 50 punti base a dicembre pur confermando la necessità di proseguire la lotta all’inflazione anche nel 2023.

Sul fronte macro, i numeri Adp hanno mostrato un rallentamento delle assunzioni negli Stati Uniti al ritmo più basso da quasi due anni, suggerendo che le aziende potrebbero aver cominciato ad assumere un atteggiamento più cauto in scia all’incertezza dell’outlook.

L’occupazione nel settore privato Usa ha evidenziato la creazione di 127 mila nuovi impieghi a novembre, al di sotto dei 200 mila previsti dal consensus e dei 239 mila della rilevazione precedente.

La seconda lettura del Pil statunitense del terzo trimestre, invece, è stata rivista al rialzo al 2,9%, rispetto al +2,6% della rilevazione precedente e a fronte del +2,8% previsto dagli analisti.

Nel Vecchio Continente, la lettura preliminare dell’inflazione dell’Eurozona a novembre ha mostrato un rallentamento per la prima volta da circa un anno e mezzo, offrendo un barlume di speranza in ottica delle prossime mosse della Bce.

Nel dettaglio, infatti, a novembre i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,2% previsto dal consensus e dopo il +1,5% di ottobre. Su base annua, il dato ha registrato un +10% (+10,4% il consensus) rispetto al +10,6% del mese precedente.

Sullo sfondo, intanto, gli operatori continuano a monitorare la situazione Covid in Cina, dopo che le autorità sanitarie hanno affermato di “monitorare da vicino” gli sviluppi del virus per decidere quali debbano essere i prossimi passi in merito alle misure di contenimento.

Nel frattempo, sul Forex prosegue la discesa del biglietto verde nei confronti delle altre valute, avviandosi a registrare la peggior performance mensile dal 2020. Il cambio euro/dollaro sale a 1,039 e il dollaro/yen viaggia in area 139,3.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+3,1%) a 86,8 dollari e il Wti (+3,2%) a 80,7 dollari, dopo la riduzione delle scorte Usa evidenziata dal report settimanale Api e in attesa del meeting Opec+ del 4 dicembre.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale in area 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Banca Mediolanum (+2,3%), Fineco (+1,8%) e Ferrari (+1,5%), mentre le vendite colpiscono Telecom (-4,6%), dopo che il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Alessio Butti, ha bollato come ‘una fantasia’ l’idea di ‘parlare ancora di opa totalitaria’ sul gruppo.