La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -2,3%, rispetto al +0,1% del corrispondente indice europeo e al -0,4% del Ftse Mib.
Venerdì sono stati pubblicati i dati sull’occupazione negli Stati Uniti: i numeri più solidi delle attese hanno alimentato le preoccupazioni sulla possibilità che la politica monetaria della Federal Reserve rimanga restrittiva, mantenendo i tassi di interesse su livelli elevati per un periodo prolungato di tempo anche a rischio di una recessione. Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund ha chiuso in area 190, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
L’EIA (Energy Information Administration) ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è diminuito di circa 12,6 milioni di barili, rispetto ai -2,9 attesi dagli analisti e ai -7,85 milioni del dato Api.
Tra le Large Cap del settore, Eni ha chiuso le contrattazioni con un -2,8%, Saipem con un -1,8% e Tenaris con un -1,9%.
Eni, attraverso Plenitude, ha firmato un accordo per l’acquisizione del 100% di PLT, un gruppo italiano integrato nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e nella fornitura di energia a clienti retail rafforzando così la propria presenza in Italia e in Spagna,
Eni sarebbe in trattative preliminari per rilevare Neptune Energy Group per circa 5-6 miliardi di dollari, in quella che sarebbe una rara acquisizione nell’upstream per una major petrolifera europea all’interno del generale passaggio del settore verso le energie rinnovabili.
Tra le medie capitalizzazioni Maire Tecnimont ha registrato un -0,3% e Saras un -11,4%.
Maire Tecnimont si è aggiudicata un contratto EPCm per l’implementazione di una nuova unità splitter C3 da parte di Motor Oil Hellas nella raffineria di Corinto, in Grecia.
Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin).
Infine, tra le Small, D’Amico ha segnato un +1,9% e Gas Plus un +0,4%.