Industria (+0,2%) – Corre Ariston (+7,1%) dopo i conti del 2022

Nella seduta di ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un +0,2% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al +0,3% del Ftse Mib.

Chiusura sopra la parità per le borse europee, mentre proseguiva senza direzione precisa la seduta di Wall Street in un mercato che sta cominciando a digerire la prospettiva che i tassi di interesse rimarranno a lungo su livelli elevati. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito di circa due punti base a 187, con il rendimento del decennale italiano al 4,61%.

Tra le Large Cap Interpump Group ha terminato le contrattazioni a +1,1%, Buzzi Unicem a +0,8% e Cnh Industrial a +0,3%.

Da lunedì 20 marzo 2023 Banca Monte Paschi di Siena rientrerà nell’indice Ftse Mib dopo sei anni di assenza, prendendo il posto di Buzzi Unicem entrata a settembre 2022 dopo l’uscita di Exor per lo spostamento delle quotazioni ad Amsterdam.

Tra le Mid Cap le migliori sono state Ariston Holding (+7,1%) e Sanlorenzo (+1,3%) mentre le peggiori si sono rivelate Datalogic (-0,6% come Carel Industries) e CIR (-1,6%).

Ariston ha terminato l’esercizio 2022 con ricavi in crescita del 19,7% a 2,38 miliardi, mentre l’Ebitda è aumentato del 14,8% a 283,5 milioni e l’Ebit del 13,2% a 171,2 milioni.

Carel Industries ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi in crescita del 29,6% a 545 milioni. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento delle acquisizioni effettuate negli ultimi 18 mesi (37,1 milioni) e dell’effetto positivo dei cambi (12,9 milioni) l’incremento si sarebbe attestato al 17,7%.

Infine, tra le Small, Neodecortech (+2,3%) e KME Group (+2,2%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Biesse (-4,4%) si è posizionata in fondo al medesimo.

In relazione alle recenti notizie di stampa in merito alla finalizzazione di un’operazione con
Fiere di Parma volta alla creazione di una comune piattaforma fieristica europea nel comparto agro-alimentare, Fiera Milano (flat) ha precisato che allo stato attuale ogni decisione in merito al perfezionamento dell’operazione è rimessa all’assemblea dei soci di Fiere di Parma stessa.