Prevista una partenza in rialzo per le borse europee, in un mercato che attende nuove indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria ed eventuali sviluppi riguardo ai tumulti nel comparto bancario.
Chiusura debole ieri a Wall Street, con i principali indici americani che si muovono da alcune sedute in un range di contrattazioni ristretto in attesa di nuovi spunti. Il Nasdaq ha perso lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in rialzo dell’1,3%, mentre Shanghai oscilla sulla parità e Hong Kong avanza dell’1,8% sostenuta dal balzo di Alibaba.
A sostenere il sentiment degli operatori contribuisce il rally di Alibaba in scia all’annuncio di una riorganizzazione che dividerà il gruppo in sei società, in una mossa che potrebbe portare diverse nuove Ipo.
Una notizia che potrebbe spingere gli acquisti verso altri colossi tech, finiti spesso nel mirino dell’Antitrust e penalizzate dal giro di vite sul settore voluto da Pechino negli ultimi due anni.
Gli investitori si preparano, inoltre, a una serie di dati economici in programma nei prossimi giorni, tra cui la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve, il deflatore Pce, che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse dell’istituto di Washington.
Nel frattempo, il presidente della Fed di St. Louis James Bullard ha dichiarato che una politica monetaria appropriata può continuare a mettere pressioni al ribasso sull’inflazione nonostante le turbolenze nel settore delle banche regionali Usa.
Al momento, le attese degli operatori indicano come ipotesi più probabile un’altra stretta da 25 punti base nel prossimo meeting del Fomc, prevedendo poi un deciso allentamento dell’aggressivo ciclo di rialzi dei tassi di interesse.
Diversi strategist hanno però messo in guardia sul fatto che i mercati si sbagliano ad aspettarsi un imminente taglio del costo del denaro.
