Intesa SP – Risultato della gestione operativa a 3.521 milioni (+38,8% t/t; +22% a/a) nel 1Q 2023

Nel 1Q 2023 il gruppo Intesa Sanpaolo ha registra interessi netti pari a 3.254 milioni, in aumento del 6,2% rispetto 4Q 2022 e del 66,3% su base annua.

Le commissioni nette sono pari a 2.137 milioni, in diminuzione del 3,8% t/t. In dettaglio, si registra una diminuzione del 7,5% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita dello 0,3% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento del 37,7% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e una diminuzione dell’ 8,4% per quella relativa al risparmio gestito (commissioni di performance assenti nel primo trimestre 2023 e pari a 24 milioni nel quarto trimestre 2022) e del 2,5% per quella relativa ai prodotti assicurativi.

Le commissioni nette del 1Q 2023 diminuiscono del 6,6% su base annua. In dettaglio, si registra una crescita dell’ 1,6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una diminuzione dell’ 8% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento dello 0,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e una diminuzione del 12,8% per quella relativa
al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 8 milioni nel primo trimestre 2022) e dell’1,7% per quella relativa ai prodotti assicurativi.

Il risultato dell’attività assicurativa è pari a 397 milioni rispetto ai 395 milioni del
quarto trimestre 2022 e ai 392 milioni del primo trimestre 2022.

Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è positivo per 262 milioni, rispetto al saldo negativo per 2 milioni del quarto trimestre 2022. Il risultato di
262 milioni del primo trimestre 2023 si confronta con 769 milioni del 1Q 2022, al cui interno l’attività di trading e tesoreria era stato pari a 694 milioni.

I proventi operativi netti sono pari a 6.057 milioni, in aumento del 6,9% rispetto al 4Q 2022 e dell’ 11,9% rispetto al 1Q 2022.

I costi operativi ammontano a 2.536 milioni, in diminuzione del 19% rispetto al 4Q 2022 per la diminuzione del 18,8% per le spese del personale, del 25,5% per le spese amministrative e del 3,5% per gli ammortamenti. I costi operativi del periodo segnano un lieve aumento dello 0,5% rispetto al corrispondente trimestre 2022.

Il risultato della gestione operativa ammonta a 3.521 milioni (+38,8% t/t; +22% a/a).

Il cost/income ratio è pari al 41,9%, rispetto al 55,2% del 4Q 2022 e al 46,6% del 1Q 2022.

Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 189 milioni (inclusi circa 50 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 1.185 milioni del
quarto trimestre 2022 (che includevano circa 10 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina, circa un miliardo per overlay e per favorire il de-risking e circa 0,2 miliardi di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19) e a 702 milioni del primo trimestre 2022.

L’utile netto consolidato si fissa a 1.956 milioni si confronta con 1.076 milioni nel 4Q 2022 e 1.043 milioni nel 1Q 2022.

Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 5.379 milioni, in diminuzione del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2022.

I crediti in sofferenza ammontano a 1.159 milioni rispetto ai 1.131 milioni del 31 dicembre 2022, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2022), e un grado di copertura al 70% (69,2% a fine 2022).

I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2023 – calcolati applicando i criteri a regime e deducendo dal capitale 1,4 miliardi di dividendi maturati nel primo trimestre – risultano pari a:
– 13,7% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,5% a fine 2022),
– 16,1% per il Tier 1 ratio (16% a fine 2022),
– 19,5% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2022).