Mercati – Borse europee chiudono in calo, Piazza Affari -0,9%

Chiusura negativa per gli eurolistini, mentre Wall Street procede sottotono, con l’attenzione rivolta in particolare all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.703 punti (-0,9%), in calo come il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e il FTSE 100 di Londra (-0,4%). Più moderato il calo dell’IBEX 35 di Madrid (-0,2%).

Oltreoceano, lo S&P perde lo 0,2%, il Dow Jones lo 0,1%, il Nasdaq oscilla intorno alla parità.

Sentiment ancora condizionato dal downgrade del debito USA da parte di Fitch, che, insieme alla notizia dell’emissione di 103 miliardi di dollari in titoli di stato da parte del Tesoro americano, ha alimentato le vendite di bond governativi, portando il rendimento sui Treasuries a 10 anni ai livelli più alti da nove mesi a questa parte.

Sul fronte macro, in attesa del job report di domani, le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana al 22 luglio sono risultate pari a 227mila, al di sopra delle attese (225mila) e delle 221mila della settimana precedente.

Nel Regno Unito, la Bank of England ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 5,25%, il livello più alto da 15 anni.

In Francia, l’indice Pmi servizi si è attestato a 47,1 punti, inferiore alle attese e al dato preliminare, entrambi a 47,4 punti.  L’indice composito, che raggruppa manifatturiero e servizi, si è fissato a 46,6 punti, confermando le stime degli analisti e il dato preliminare.

In Germania, la lettura finale dell’indice HCOB Pmi Servizi si è attestata a 52,3 punti, superiore al consensus e al dato preliminare, entrambi a 52. L’indice composito ha riportato un valore finale di 48,5 punti, anche in questo caso oltre le attese e la rilevazione preliminare, entrambe a 48,3 punti.

In Italia, invece, l’indice S&P Global Pmi Servizi si è attestato a 51,5 punti, al di sotto dei 52,2 punti di giugno e del consensus. Il dato composito è sceso a 48,9 punti dai 49,7 punti del mese precedente, risultando inferiore anche alla stima degli analisti (49,5 punti).

L’inflazione turca torna a salire, con i prezzi al consumo che a luglio hanno registrato un incremento del 47,8% anno su anno, a fronte del +38,2% del mese precedente, interrompendo una fase di rallentamento giunta a 8 mesi.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale in area 1,095, il dollaro/yen scende a 142,2. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del petrolio, con il Brent (+1,9%) a 84,7 dollari e il Wti (+2,0%) a 81,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 168 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,26%.

Tornando a Piazza Affari, bene Iveco (+1,9%), Interpump (+1,1%), Eni (+1,0%), Nexi (+0,3%), mentre chiudono in rosso Bper Banca (-4,1%) e TIM (-3,9%) in scia ai conti semestrali. Perdite oltre tre punti percentuali anche per Terna (-3,2%), CNH (-3,1%).