Masi Agricola ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi netti pari a 33,1 milioni, in calo del 10,4% rispetto ai primi sei mesi del 2022. Il decremento è pari all’8,4% a cambi costanti.
La società riconduce la flessione dei ricavi al fatturato del primo semestre 2022, che aveva visto un +26% rispetto al contro-periodo, “per effetto della ripresa dei consumi dopo la pandemia, e al contempo di uno straordinario e generalizzato re-stocking della rete per fronteggiare le difficoltà della logistica internazionale, fenomeno che ha visto successivamente un rallentamento nel prosieguo dell’esercizio, arrivando a fermarsi nel quarto trimestre fino ad una attuale normalizzazione.”
Dal punto di vista geografico, il mercato italiano (29,3% del fatturato totale) ha registrato una crescita dei ricavi del 5,6%, mentre gli altri paesi europei (33,4% del totale) hanno visto i ricavi scendere dell’11,7%, le Americhe (32,0% del totale) hanno registrato un calo del 19,0%. -19,2%, infine, per il Resto del Mondo (5,3% del totale).
L’Ebitda si è attestato a 5,5 milioni, in riduzione del 34,8% rispetto al primo semestre 2022, una dinamica che risente anche dei minori proventi non caratteristici, con un margine sui ricavi in peggioramento dal 22,9% al 16,7%.
L’EBIT è sceso del 45,9%, mentre l’EBIT margin è passato dal 16,8% al 10,2%.
Il risultato di periodo è un utile di 1,76 milioni, a fronte dei 4,11 milioni del primo semestre 2022.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 ammonta 21,3 milioni, contro 7,7 milioni al 31 dicembre 2022.
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