Mercati – Apertura mista per il Vecchio Continente, con Milano a -0,08%

Avvio misto per le principali borse europee con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali.

A Milano, il Ftse Mib flette a -0,08% a 29.478 punti, sotto la parità come  Dax di Francoforte (-0,2%) e Ftse 100 di Londra (-0,4%), mentre avanzano Cac 40 di Parigi (+0,2%) e Ibex35 di Madrid (+0,6%).

Crescono le speculazioni secondo cui la Federal Reserve si sta avvicinando alla fine del suo ciclo di stretta monetaria.

I commenti accomodanti di alcuni funzionari della Fed della scorsa settimana hanno rafforzato le scommesse che la banca centrale abbia finito con i suoi aumenti dei tassi di interesse.

I trader stanno attualmente scontando una probabilità del 30% circa di un primo taglio dei tassi della Fed a marzo, dopo che il vicepresidente per la supervisione Michael Barr ha detto venerdì che i funzionari sono probabilmente alla fine o quasi alla fine della loro campagna di inasprimento. Tuttavia, la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha affermato che i politici non sono certi che l’inflazione sia sulla buona strada per raggiungere il loro obiettivo del 2%.

Nel Vecchio Continente, alcuni funzionari della Banca Centrale Europea parleranno oggi e potrebbero fornire indicazioni sul ciclo di rialzo dei tassi nell’area euro.

Sempre sul fronte delle banche centrali, la Banca popolare cinese ha aumentato il suo tasso di riferimento giornaliero per la valuta al massimo da agosto. Lunedì gli istituti di credito commerciali della nazione hanno mantenuto invariati i tassi di prestito di riferimento, in linea con la decisione della banca centrale di questo mese di mantenere i tassi ufficiali a favore di altri mezzi per sostenere gli stimoli alla spesa.

In tema di politica internazionale, Javier Milei è il nuovo presidente dell’Argentina: il candidato liberista ha sconfitto il ministro dell’Economia Sergio Massa vincendo il ballottaggio di domenica.

Sul fronte macro, atteso nel pomeriggio dagli Stati Uniti, il Leading index di ottobre.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 148,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 81,2 dollari e il Wti (+0,8%) a 76,7 dollari al barile, in scia alle aspettative secondo cui l’Opec e i suoi alleati stanno considerando ulteriori tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%, dopo che Moody’s venerdì, contrariamente alle attese di molti, ha alzato l’outlook sull’Italia portandolo da negativo a stabile, lasciando invariato il rating a Baa3. Domani, invece, è atteso il pronunciamento della Commissione Europea sulla legge di Bilancio per l’anno prossimo.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio i bancari con  MPS (+2,9%), Intesa Sanpaolo (+2,3%), Mediobanca e Bper (+2,2%). In negativo solo Generali Assicurazioni (-0,7%).